In questi giorni sono stati recapitati ai cittadini della provincia di Enna gli avvisi di pagamento relativi alla TIA 2007, in quasi tutti i comuni gli amministratori locali, le associazioni di consumatori e comitati di cittadini hanno contestato questi avvisi.
A Nicosia il Movimento per la Difesa dei Territori ha scritto, attraverso il suo portavoce, ing. Fabio Bruno e l’avv. Giuseppe Agozzino che si occupa della parte giuridico-normativa, al presidente del consiglio comunale dott.ssa Maria Di Costa chiedendo che venga messo all’ordine del giorno di un consiglio comunale un punto nel quale si discuta di questi avvisi e si proceda, da parte di EnnaEuno, la revoca in autotutela di tutti gli avvisi recapitati ai cittadini.
Alla base di questa richiesta le affermazioni che la società in liquidazione EnnaEuno avrebbe applicato la “tariffa di igiene ambientale approvata dal Comune di Nicosia con delibera nr. 14 del 14.3.2006”, ma con tale delibera, il Comune di Nicosia non ha approvato la TIA 2006 ma solo la TIA 2005, quindi, non esiste alcuna tariffa approvata dal Comune, ma solo dall’ATO, approvazione viziata per incompetenza assoluta della società d’ambito, più volte confermata dalla giurisprudenza e dalla stessa EnnaEuno.
A Nicosia il caso davvero eclatante è che il Comune, con delibera 16/07 ha annullato la tariffa 2006 approvata dall’ATO e così pure con delibera del Consiglio Comunale 51/2008 e 98/2008.
Ancora una volta il MDT, richiama il suo intervento al principio di sussidiarietà di cui all’art. 118 della Costituzione, attraverso il quale intende svolgere un’attività di controllo della legittimità dei prelievi e delle imposizioni tributarie e per servizi essenziali a carico della cittadinanza. In tal senso richiamandosi alla interpretazione che ne ha dato il Consiglio di Stato come “societarizzazione o (socializzazione) delle funzioni”, nella speciale declinazione di “consapevolezza democratica che sempre più emerge nella società civile”.
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