Dal 17 al 23 febbraio si è svolta la prima mobilità in Portogallo nell’ambito del progetto Ready for our lives Erasmus Plus KA2. L’ Agrupamento Escolas Alexandre Herculano della città di Porto ha ospitato e coordinato questo primo incontro a cui hanno preso parte l’I.I.S. A. Volta di Nicosia (Italia), Obchodní akademie - Karviná (Repubblica Ceca), Anadolu Lisesi - Antalya (Turchia), Srednja ekonomsko-poslovna šola - Koper (Slovenia), Secondary School - Riga (Lettonia) e Sviesioji Gymnasium - Kedainiai (Lituania).
“Attivare un progetto educativo che prevede uno scambio culturale con l’Europa’, spiega il Dirigente Scolastico Felice Lipari – ‘si rivela un’esperienza scolastica unica ed indimenticabile nel suo genere e lascia un’impronta indelebile nella formazione del nuovo cittadino del Mondo. Il viaggiare in un territorio straniero porta alla scoperta di nuovi luoghi, spinge gli studenti ad aprirsi al mondo e al loro futuro; ad ampliare le proprie conoscenze e i propri orizzonti culturali, ma soprattutto porta alla scoperta di sé, delle proprie origini di appartenenza.”.
L’istituto è stato rappresentato dagli studenti Matteo Caldareri (IVB AFM) , Eleonora Quintessenza (IIA AFM) e Veronica Mirenda (IIIA AFM), selezionati tra i più meritevoli, guidati e accompagnati dalle insegnanti di inglese Maria Filippa La Porta e Maria La Licata.
Il meeting è stato preceduto da un’intensa attività preparatoria che ha coinvolto diversi studenti dell’istituto in incontri con la Dott.ssa Rizzo Salvatrice Dirigente del Centro per l’impiego di Nicosia, interviste a giovani impiegati con Garanzia Giovani, somministrazioni di questionari, role plays e presentazioni in powerpoint sul nostro territorio, la nostra scuola e sulle discriminazioni nel mondo del lavoro. All’aeroporto Francisco Sá Carneiro i nostri studenti sono stati accolti calorosamente dal Dirigente Scolastico Manuel Lima e dalle famiglie ospitanti. Sono state organizzate con estrema cura visite guidate alla cantina sociale Sandeman, alla birreria Unicer e alla CEIIA ( centro per l’eccellenza e l’innovazione nell’industria automobilistica e aeronautica) dove i giovani europei hanno potuto apprezzare la storia e la conduzione di queste prestigiose aziende portoghesi, hanno incontrato esperti del centro per l’impiego locali che hanno relazionato sulla disoccupazione giovanile in Portogallo facendo scaturire un interessante dibattito sull’argomento e un confronto tra le diverse realtà nazionali. Naturalmente non sono mancati i momenti culturali con le visite guidate a Guimaraes e al centro storico di Porto. Una serata è stata dedicata alla preparazione da parte delle delegazioni di piatti nazionali che sono stati condivisi con le famiglie ospitanti presso la mensa della scuola come momento di scambio di tradizioni, culture e sapori.
L’ultimo giorno tutte le delegazioni sono state ricevute dall’assessore all’istruzione presso il municipio di Porto alla presenza di TV e giornali locali.
‘Questa settimana - spiega la prof.ssa La Porta, coordinatrice del progetto - è stata vissuta dai nostri studenti come un momento importante della loro vita. Hanno messo da parte ansie, paure e quegli stereotipi che condizionano le relazioni con gli altri. L’esperienza di vivere presso una famiglia con usi e costumi diversi ha costituito una crescita umana e culturale e un momento di educazione alla tolleranza. Hanno migliorato il loro inglese in quanto era l’unico strumento di comunicazione in una molteplicità di idiomi che si accavallavano fra le diverse identità nazionali’.
Ecco le testimonianze degli studenti:
‘Questa è stata certamente una delle esperienze più belle della mia vita’, dice Matteo, ‘ che ricorderò sempre con felicità, e consiglio a chiunque abbia l’opportunità, di intraprendere questi progetti, perché nel mio caso ho conosciuto delle persone che sono ora a me molto care e che difficilmente potrò dimenticare, ho imparato e realizzato tante cose, sono cambiato molto ma in positivo’.
Eleonora aggiunge: ‘Sicuramente sono tornata con qualcosa in più nel mio bagaglio perché ricorderò per sempre questa avventura che mi ha permesso di vedere una realtà diversa dalla nostra con tradizioni, famiglie e stili di vita diversi, mi ha fatto capire l’importanza del conoscere un’altra lingua, come l’inglese in questo caso, e l’importanza dello studio che cercherò sempre di migliorare. Questa non è stata solo un’esperienza didattica ma anche un’esperienza di vita’.
‘Bellissima esperienza!!!’ esclama Veronica ‘ Mi ha aiutata a crescere, a superare tante mie paure, mi ha fatto conoscere nuove persone con cui ho condiviso ogni momento della giornata. La rifarei ! |