Con una delibera il 23 febbraio, il consiglio comunale di Capizzi ha approvato all’unanimità dei presenti, minoranza assente, il “Baratto amministrativo”, ovvero la possibilità per i cittadini con difficoltà economiche di pagare i propri debiti con l’ente (o parte di questi) attraverso servizi resi alla collettività, per esempio con i lavori socialmente utili.
Il baratto amministrativo fu varato dal Governo Renzi lo scorso anno con il decreto sblocca Italia, molti comuni in questi mesi lo hanno adottato.
I requisiti regolamentati dal baratto amministrativo del comune di Capizzi prevedono che il richiedente abbia la residenza nel comune, che sia maggiorenne, un ISEE non superiore a 7500 euro, la richiesta deve riguardare un debito fiscale comunale maturato entro il 31 dicembre dell’anno precedente la richiesta. Infine il richiedente non deve aver riportato condanne penali.
Entro il 31 marzo di ogni anno va presentata la domanda per richiedere il baratto amministrativo, ciascun soggetto o famiglia può accedere annualmente per un importo non superiore a 1000 euro.
L’ufficio tecnico comunale valuterà le domande e successivamente stilerà le graduatorie attribuendo dei punteggi i base a dei criteri stabiliti nel regolamento.
Sergio Leonardi |