Nel 2016 Papa Francesco ha indetto un Anno Giubilare dedicato alla Misericordia, dando la possibilità di vivere questo importante evento con un pellegrinaggio alla Porta Santa in tutte le Diocesi.
A Nicosia il Vescovo ha decretato la Basilica di S. Maria Maggiore quale luogo per il pellegrinaggio giubilare dedicando alcune giornate, durante l’anno, all’incontro con realtà specifiche.
Domenica 13 Marzo 2016 verrà celebrato il Giubileo della Misericordia per il Mondo del Lavoro, l’evento inizierà alle ore 16 nel Salone dell’Episcopio a Nicosia, con una tavola rotonda sul tema “Lavoro e Territorio” per avviare un confronto con i Sindaci, le Associazioni di categoria e i Sindacati, sulle principali emergenze del territorio, cercando di tracciare insieme possibili percorsi di sviluppo.
Subito dopo l’incontro, alle 18, una fiaccolata illuminerà il pellegrinaggio verso la Basilica di S. Maria Maggiore, dove sarà possibile vivere il rito del passaggio attraverso la Porta Santa. Successivamente, alle ore 18,30, verrà celebrata la Messa, presieduta da Mons. Salvatore Muratore.
Nel corso della celebrazione, durante l’offertorio, ciascuna Organizzazione porterà all’altare un “segno”, simbolo del lavoro per quella particolare categoria che si rappresenta.
Questa iniziativa della diocesi di Nicosia vuole essere un’occasione per far giungere un messaggio di vicinanza, umana e cristiana, a quanti soffrono per la mancanza di quel bene necessarioalla realizzazione di una vita buona che è il lavoro.
Papa Francesco in occasione della festività di S. Giuseppe Lavoratore il primo maggio del 2015 disse: “Il Lavoro fa parte del piano di amore di Dio” ed “è un elemento fondamentale per la dignità di una persona. Il lavoro, per usare un’immagine, ci ‘unge’ di dignità, ci riempie di dignità; ci rende simili a Dio, che ha lavorato e lavora, dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione”. Di qui l’invito alla solidarietà che il Papa rivolge ai responsabili della cosa pubblica “l’incoraggiamento a fare ogni sforzo per dare nuovo slancio all’occupazione; questo significa preoccuparsi per la dignità della persona; ma soprattutto vorrei dire di non perdere la speranza”. Un invito anche ai giovani a impegnarsi nel “dovere quotidiano, nello studio, nel lavoro, nei rapporti di amicizia, nell’aiuto verso gli altri” e a mantenere “viva la speranza: c’è sempre una luce all’orizzonte”. |