Ritrovamento macabro quello avvenuto nella mattinata del 3 marzo davanti alla porta d’ingresso della scuola di musica dell’associazione “Santa Cecilia” diretta dal maestro Giuseppe Tamburello: una testa di capretto appesa con del fil di ferro e la porta imbrattata di vernice rossa.
Un gesto abbastanza strano fatto nei confronti di una scuola musicale nella quale suonano circa duecento ragazzi di tutte le età e dove si effettuano le prove della banda musicale San Felice.
Su questo episodio inquietante indaga la Polizia di Stato, al momento il riserbo è massimo, diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti, dallo scherzo, alle minacce, nulla è escluso, neanche l’errore.
Su quest’ultima ipotesi ci sarebbe da ragionare, in via Speciale dove ha sede la scuola, qualche metro prima c’è anche la sede del Centro Studi della UIL diretto da Pasquale Calandra, in questi giorni impegnato con la quinta edizione del Premio Burrafato la vittima di mafia uccisa nel 1982.
L’aver ritrovato questa testa di capretto, in perfetto stile mafioso a 24 ore dall’evento che ricorda una vittima di mafia potrebbe rivelarsi la soluzione dell’enigma.
Questi sono episodi molto rari nel territorio nicosiano ci piace pensare che si tratti di una bravata di qualcuno senza secondi fini, uno scherzo andato oltre le intenzioni, magari senza capire il vero significato di questa simbologia mafiosa.
Sergio Leonardi |