Un lungo lavoro di monitoraggio sul territorio, uno studio approfondito sulle ragioni che ad oggi rendono Nicosia il comune della provincia di Enna con il costo dei carburanti più alto in assoluto, questa una delle ultime attività del Movimento per la Difesa dei Territori.
I dati sono stati inviati all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM), al Garante per la sorveglianza dei prezzi presso il Ministero Sviluppo economico e alla X Commissione Camera Attività produttive, commercio e turismo. Ad oggi l’AGCOM è l’unico ad aver risposto assegnando un centro di competenza, la Direzione Generale Concorrenza, ed un responsabile da poter contattare per informazioni e chiarimenti.
Il lavoro è partito qualche mese fa dalle segnalazioni dei cittadini nicosiani, stanchi di pagare il carburante per le loro auto più alto rispetto a quello riscontrabile in altri comuni vicini.
La metodologia di raccolta dati per Nicosia è avvenuta giornalmente osservando i prezzi dei distributori presenti in città, mentre per gli altri comuni della provincia si è proceduto innanzitutto rilevando i prezzi tramite il MISE e controllando a campione direttamente alla pompa. Infine è stato tirato fuori il dato nazionale attraverso il prezzo medio di benzina e diesel.
A Nicosia il prezzo medio del gasolio si aggira sui 1,475 euro mentre per la benzina si sale a 1,583 euro. Se questi prezzi vengono confrontati con quelli della provincia si possono notare delle congrue differenze, a Catenanuova ad esempio il prezzo della benzina è di 1,390, mentre il gasolio è a 1,290. Se ci spostiamo nella vicina Leonforte si passa a 1,405 per la benzina e a 1,286 per il gasolio, la media in provincia è di 1,444 per la benzina e di 1,323 per il gasolio, a livello nazionale lo scostamento è minimo 1,464 per la benzina e 1,342 per il gasolio.
Prezzi in media più alti del 10% a Nicosia, un pieno di diesel ad un automobilista nicosiano costa circa 8 euro in più rispetto alle media degli altri comuni della provincia.
Secondo il presidente del MDT, Fabio Bruno “il costo eccessivo del carburante si riflette sulla competitività delle imprese locali, non più concorrenziali rispetto al contesto territoriale, per via dei costi maggiori di trasporto. A ciò si aggiunga la disastrosa situazione delle vie di comunicazione del comprensorio, che incide sul consumo di carburante. Mettendo così, di fatto, la città di Nicosia in una situazione di isolamento sociale ed economico. Salvo che tutto ciò non sia stato voluto, per motivi risalenti al passato certo, ma oggi identificabili forse al processo di periferizzazione delle aree interne già in atto e ora aggravato dalle politiche di spending review indiscriminata”.
Con questo studio il Movimento per la Difesa dei Territori invita le autorità, a cui sono stati inviati questi dati, a verificare se a Nicosia vengano violate le norme sulla concorrenza o se sussistano anomalie dei prezzi ingiustificate per altre ragioni sconosciute ed in particolar modo invita la X Commissione della Camera dei Deputati a valutare l’avvio di un’indagine ispettiva - conoscitiva sul questo fenomeno che penalizza oltremodo i cittadini nicosiani.
Sergio Leonardi |