Sit-in di protesta il 17 febbraio davanti Palazzo d’Orleans, sono in tanti a gridare la loro rabbia contro un governo regionale sordo, ma capace solo di false promesse.
Al grido di “L’Oasi non si tocca”., si stringono tanti rappresentanti istituzionali, i sindaci del circondario della provincia di Enna, rappresentanti di categorie produttive, ma al centro della manifestazione ci sono i genitori e i parenti delle centinaia di disabili mentali assistiti dalla struttura di eccellenza che da oltre cinquant’anni e’ l’unico punto di riferimento in Sicilia per la cura di queste patologie.
Presenti i quasi 700 dipendenti della struttura senza stipendio da 6 mesi per il mancato rinnovo della convenzione, lo stato di agitazione dell’OASI è stato proclamato già lo scorso 21 gennaio, ma finora non è arrivata alcuna risposta concreta da parte degli uffici regionali preposti. L’Oasi di Troina attende ancora di vedersi riconoscere i fondi che le spettano per le prestazioni assistenziali degli ultimi due anni, quasi cinque milioni di euro.
La ciliegina sulla torta la mette l’assessore alla famiglia Gianluca Miccichè che riceve una delegazione di sindaci e lavoratori, ma molto infastidito da questa legittima protesta.
Anche il presidente Crocetta si accorge finalmente della protesta e riceve una delegazione, alla fine dell’incontro il presidente della regione ha manifestato l’intenzione di chiedere il riconoscimento di un debito fuori bilancio per gli anni 2013/2014 ed inoltre si è impegnato alla stipula della convenzione e chiedere da parte della Regione al Ministero della Salute il riconoscimento delle funzioni non tariffabili previste dal decreto Balduzzi per le prestazioni socio assistenziali erogate dall’Oasi di Troina.
Parole al vento o atti concreti ? Solo continuando a non abbassare la guardia si potrà capire se non ci troviamo davanti alle solite illusioni. |