Si va verso la vertenza per la vicenda dei cinque fontanieri, dipendenti del comune di Nicosia, che da otto anni sono comandati presso la società AcquaEnna gestore del servizio idrico.
Martedì 21 gennaio 2014, la giunta comunale ha deciso, con la delibera num. 6, il trasferimento d’ufficio presso la società AcquaEnna. Una decisone che non è stata accettata dal sindacato UIL-FLP che sta seguendo la vicenda dei cinque lavoratori. Secondo il sindacalista Pasquale Calandra, il trasferimento è possibile solo attraverso un decreto del presidente della regione e per questo motivo la vertenza finirà davanti al giudice del lavoro.
Il comune con questa delibera si impegna ad anticipare lo stipendio dei lavoratori, ma si riserva un apposita azione giudiziaria nel momento in cui AcquaEnna non riammetterà tempestivamente in servizio i fontanieri, con contestuale richiesta di risarcimento danni.
Un iter amministrativo diverso era stato previsto dai vertici della Regione Sicilia, al commissario straordinario della provincia Salvatore Caccamo era stato prospettato un percorso attraverso la proroga di sei mesi dei lavoratori comandati presso AcquaEnna, in attesa di una legge regionale che riordinasse la materia così come avvenuto per l’ATO rifiuti.
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