Una mattinata di forti emozioni quella del 22 gennaio, a Vittoria, nel ragusano, per gli intervenuti in Via Brescia 214, ai piedi della palazzina che fu di Giovanni Guarascio, il muratore di 64 anni, che nel maggio 2013 si diede fuoco, quando a causa di un piccolo debito con le banche, la sua famiglia venne sfrattata e la casa messa all’asta.
I deputati regionali e nazionali del movimento 5 stelle intervenuti si sono uniti alla folla dei presenti nel minuto di silenzio richiesto dal sacerdote campano don Vincenzo Sansone, da tempo vicino alla famiglia, che così ha voluto oggi ricordare Giovanni Guarascio.
L’ abitazione è stata riacquistata dal movimento 5 stelle e riconsegnata alla moglie ed ai figli di Giovanni Guarascio, grazie al denaro raccolto con le decurtazioni dello stipendio che ogni mese si impongono volontariamente i 14 deputati regionali del movimento 5 stelle.
Ma questo dono, come sottolineato dagli stessi parlamentari, ha solamente un valore simbolico, quale punto di partenza. Tante altre sono le famiglie che purtroppo hanno vissuto o vivono tutt’ora drammi simili a quello della famiglia Guarascio.
Per questo, la casa riacquistata a Vittoria vuol essere per i deputati del movimento 5 stelle l’occasione per riportare l’attenzione sulla problematica dell’impignorabilità della prima casa.
Votato ad unanimità dal parlamento siciliano, con più di 70 voti, il disegno di legge da più di un anno e mezzo rimane fermo, bloccato in commissione finanze e giustizia, al senato.
Da Vittoria si alza, quindi, una voce forte che chiede la legge sull’impignorabilità della prima casa , ma che domanda anche tutela reale per le aziende, perché nel momento in cui si pignora un’azienda a chi ha un debito vengono meno le possibilità concrete che il debito stesso possa essere estinto.
Maria Teresa La Via
|