Ormai ingabbiata da oltre un ventennio, la Torre Campanaria della cattedrale di Nicosia risalente al XIV secolo rappresenta il simbolo delle opere incompiute nel nostro territorio.
Al centro di promesse elettorali, di crono-programmi e tavoli tecnici, la situazione sembra in stato di stallo.
Il Movimento per la Difesa dei territori l’11 novembre 2015 ha scritto alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Enna per capire la situazione in cui si trova quest’opera d’arte e poter strappare una possibile data per vedere finalmente libera da ogni brutta impalcatura il simbolo di Nicosia.
La Soprintendenza il 22 dicembre ha risposto alla richiesta, attualmente sono in corso i lavori di completamento del solaio terminale, comprensivo della struttura della cuspide, presso l’officina dell’impresa esecutrice dei lavori.
La posa della cuspide però è ritenuta, secondo il soprintendente Salvatore Gueli, un’operazione complessa e delicata, l’arch. Calascibetta, dirigente della soprintendenza, ha effettuato un sopralluogo dei posti con i tecnici proprietari della gru per predisporre un piano operativo d’intervento per il trasporto nelle vie di Nicosia, per giungere in piazza Garibaldi e per le successive operazioni di sollevamento ed ubicazione in quota.
Entro fine febbraio 2016 verranno completati i lavori di restauro del vano posto al piano terra della torre e tra marzo ed aprile verrà montata la cuspide, entro fine giugno tutti i lavori, salvo imprevisti saranno completati.
La Soprintendenza inoltre, con cadenza mensile, fornirà informazioni sull’andamento dei lavori, in modo tale che tutti i cittadini siano informati sulle tempistiche.
Non rimane che osservare e vedere cosa accade, chissà se il 2016 rappresenterà l’anno in cui finalmente la Torre Campanaria diventerà uno dei beni artistici fruibili per turisti e cittadini nicosiani. |