Il presepe vivente artistico che ogni anno si svolge presso l’Orto dei Frati Cappuccini di Nicosia è divenuto negli anni una delle tradizioni natalizie più sentite e partecipate dall’intera popolazione nicosiana.
Quest’anno il tema del presepe vivente è il “Natale di Francesco” si ricorda con questa rappresentazione la tradizione del presepe nata a Greccio nel 1226 ad opera di San Francesco d’Assisi.
L’ingresso per la visita della rappresentazione avviene in gruppi di 50 persone, con delle guide che spiegano le diverse scene che si presentano agli occhi dei visitatori.
Si inizia con la proiezione di un filmato che ricorda in sintesi con immagini e frasi il messaggio della misericordia.
Nella prima scena si può ammirare un cerchio di angeli in vesti bianche che accolgono il gruppo di visitatori, cantando e declamando in preghiera, il cerchio viene aperto nella parte superiore per continuare il percorso.
Nella seconda scena, all'interno dell'area celebrativa illuminata, con le luci e con il fuoco, vi sono diverse scene di povertà: malati di lebbra, mendicanti e altri che si prendono cura di loro. Durante il percorso gridando, chiedono aiuto o elemosina ai passanti. Anche San Francesco, non ancora convertito, si avvicina ad alcuni di loro con ribrezzo.
Nella terza scena San Francesco si converte, si spoglia delle sue nobili vesti, si inginocchia davanti al Crocifisso ed indossa il saio davanti alla chiesa di San Damiano.
La quarta scena vede protagonisti i testimoni che incontrarono San Francesco durante il suo cammino, un giullare che suona il liuto, Santa Chiara ed un lebbroso.
L’ingresso nella nobile Greccio è segnata da passaggio tra due guardie e la visita alla locanda dove sono presenti una locandiera e gli avventori ubriachi che prendono in giro San Francesco.
Continuando il percorso si attraversa un mercato del XIII secolo con diverse bancarelle ricche di tessuti e cibo e si va incontro ai due frati Fra Vento e Fra Sole che invitano a scoprire il mistero della gioia attraverso l'itinerario di Greccio.
Ci si avvia verso l’ultima scena con il ricordo di Giovanni Velita, il nobile di Greccio tanto caro a San Francesco che in quell’anno mise a disposizione le sue terre per rappresentare la natività.
La natività con tutto il suo significato chiude la rappresentazione, un lungo corteo di figuranti, molto suggestivo, circonda la capanna con Giuseppe, Maria ed il bambino Gesù, preso in braccio da San Francesco.
Quest’anno la chiusura del percorso è stata affidata alla sand artist Stefania Bruno, Georgia Lo Faro Eventi che segue l’artista da tempo ha proposto questa esibizione particolare, attraverso la magia dei granelli di sabbia Stefania Bruno illustra le vicende principali della vita di Francesco, è una rappresentazione che stupisce e commuove tutti coloro che hanno visitato il presepe vivente, una degna chiusura per un evento che complessivamente va visitato e vissuto in ogni sua scena.
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