Ci giunge in redazione un comunicato del Comitato Cittadino di Agira sull’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche che pubblichiamo integralmente
Il Consiglio Comunale di Agira nella seduta del 28/11/2015 ha approvato il Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2015/2017. Certo di fronte al nulla della precedente Amministrazione sicuramente qualche cosa di nuovo la nuova Amministrazione la farà. Ma il fare in generale, ed a maggior ragione quando si amministra la cosa pubblica, comporta il rispetto delle leggi vigenti!
Purtroppo dobbiamo constatare, ancora una volta che ad Agira la legalità è un optional e quando si vanno ad affrontare i temi più alti, dai quali dipende il futuro di una collettività, l’attuale situazione forse è peggio delle precedenti! Ci spiace per il Sindaco Onorevole!
Sarebbe opportuno che i cittadini leggessero la delibera n. 69 del 28/11/2015 sul sito web del Comune. In quel Consiglio Comunale, prima di procedere all’esame dei punti all’o.d.g. il Sindaco ha ringraziato gli amministratori per il lavoro svolto in occasione della Sagra della Cassatella. Certo è un fatto positivo che si dia una mano, anche propositiva, nello svolgimento di attività di varia natura che si possono intraprendere in una collettività. Questa mano può essere data da chiunque. Non è necessario essere eletti. I Partiti Politici, quando ancora esistevano, servivano anche a questo. Sarebbe strano se ai neofiti consiglieri comunali si fosse fatto intendere che stessero rispettando il ruolo elettivo impegnandosi in attività che esulano dai compiti precipui individuati nella legislazione vigente. Certo coloro che li hanno coinvolti facendoli candidare, come, p.e., i dirigenti del PD di Agira, avrebbero dovuto spiegare che i compiti, ai quali i consiglieri comunali devono ottemperare qualora eletti, sono esclusivamente di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell'attività della Giunta Municipale, indipendentemente dal far parte dello stesso fronte politico, e non altri. Ci spiace constatare che la seduta del 28 novembre u.s. ha portato allo scoperto che ad Agira l’intero Consiglio Comunale, maggioranza e minoranza, non ha svolto, volutamente, il compito assegnatogli dalla legge. E allora è normale chiedersi: Perché si sono fatti eleggere? Per stare zitti e violare, con il voto, consapevolmente la legge?
Purtroppo per Agira, allorquando si vanno ad affrontare temi importanti dai quali dipende l’avvenire di una collettività, come per esempio il Piano Regolatore Generale ed il Programma Triennale delle Opere Pubbliche, viene fuori il peggio che può esprimere una cittadina. È la storia dell’ultimo ventennio! Agira sta toccando il fondo fondamentalmente per questo!
Relativamente ai Programmi Triennali delle OO. PP. nel passato i precedenti Consigli Comunali si sono caratterizzati per la violazione sistematica della legge, senza che alcun consigliere dissentisse. Per evitare che potesse succedere ancora una volta e, presumendo, come poi si è verificato, che i consiglieri comunali, neofiti del’attività politico/amministrativa, non ottemperassero al doveroso lavoro di studio precedente all’approvazione, il Comitato Cittadino ha deciso di intraprendere una formale iniziativa che, se ci fossimo trovati in un luogo con le normali regole del vivere civile, avrebbe ricevuto tanti grazie per il corretto ed oneroso ruolo di supplenza democratica svolto. Sono state fornite ai consiglieri comunali sia le norme legislative che la documentazione sul Programma Triennale delle OO. PP. affinché potessero deliberare, allorquando investiti del problema, in piena scienza e coscienza e, così mostrare un chiaro segnale di inversione di rotta, come promesso da tutti loro nella campagna elettorale. Le hanno lette?
Non lo sappiamo! I fatti, purtroppo per Agira, mostrano che al peggio non c’è fine!
Quello che è avvenuto nel Consiglio Comunale è aberrante! Con pareri incomprensibilmente positivi degli uffici preposti, il Consiglio Comunale non ha tenuto in alcun conto le norme legislative, considerando carta straccia tutto il materiale fornito dal Comitato Cittadino e stravolgendo, illegittimamente, la procedura. Il Programma Triennale sul quale si sarebbe dovuto pronunciare il Consiglio Comunale, nel rispetto della norma, era lo Schema di Programma Triennale delle OO. PP. approvato dalla Giunta Municipale con la Delibera n. 10 del 28/01/2015, unico atto regolarmente pubblicato a norma di legge per sessanta giorni. Invece il Consiglio Comunale di Agira, senza che alcun Consigliere Comunale, di maggioranza e di minoranza, contestasse la procedura illegittima o denunciasse la presenza di false attestazioni, ha approvato un Programma Triennale delle OO. PP. diverso da quello che, a norma di legge, si sarebbe dovuto portare alla sua attenzione, relativamente al quale erano state presentate delle osservazioni, peraltro con documentazione pregnante, illegittima per vizi formali e sostanziali, guarda caso, comparsa, di punto in bianco, illegittimamente, proprio il 25 novembre nella Delibera approvata con nonchalance dal Consiglio Comunale senza alcun cenno di dibattito nel merito e senza alcun motivato voto contrario. Per dirne una: Ad Agira in base a quale norma si considera vigente un PRG scaduto nel febbraio 1992, addirittura producendo, nel passato, approvazioni di Varianti da parte del Consiglio Comunale e, da qualche tempo, da parte (sic!) dell’UTC?
Pensavamo che ad Agira la legalità potesse tornare di casa! Ci siamo sbagliati! Che squallore! Lo avevamo scritto che sarebbe potuto passare il miserabile messaggio: Possiamo fare quello che vogliamo. Ce ne possiamo strafregrare delle leggi vigenti, perché nessuno farà ricorso al TAR dovendo sborsare di tasca propria dai 4.000 € in su! Questa volta il nome della subcultura che, in genere, esprime comportamenti di questo tipo lo diciamo: mafiosa!
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!
Fare assumere ai consiglieri comunali un Comportamento così Poco Onorevole da parte del Partito del Sindaco Onorevole è di una gravità inaudita. Purtroppo dobbiamo constatare, come sospettavamo ad ottobre, che per il PD, e non solo, le regole non consistono nel rispetto delle leggi vigenti. “Ppi iddi i reguli sunu chiddi da briscula, da scupa e de bbrigghi”. Guardando alla situazione politica di Agira, relativamente a temi di alto impatto legale, territoriale, economico e sociale, come quello che abbiamo affrontato, dopo avere constatato che anche la minoranza consiliare è stata funzionale per l’approvazione, è corretto porsi un’altra domanda. Ed il Movimento 5 Stelle di Agira, sorto in concomitanza con le elezioni comunali, che della legalità, a parole, se ne è fatto un vanto, dove è stato, sul tema, negli ultimi dieci mesi? Come mai non ha presentato alcuna osservazione alla Delibera di G. M. del 28/01/2015 che approvava una Schema di Programma Triennale con quintali di illegittimità? Come mai su questo tema, nonostante l’informazione continua fornita ai cittadini dal Comitato Cittadino, ha avuto un palese connivente silenzio sia durante la competizione elettorale che nei sette mesi successivi all’insediamento della nuova Amministrazione? Qualcuno sosteneva, prima delle elezioni, che i due gruppi attualmente presenti in Consiglio Comunale fossero due facce della stessa medaglia. Può essere che ad Agira noi andiamo oltre? Tutta la vicenda del Programma Triennale delle OO. PP. potrebbe avere portato allo scoperto la novità incredibile che ad Agira c’è la medaglia con tre facce?
Il Sindaco Onorevole in occasione della presentazione alla nostra collettività dell’Associazione Antiracket L.A.N.A., di cui dobbiamo essere orgogliosi, si è permessa di preannunciare iniziative ad Agira con l’Associazione “LIBERA “ di Don Ciotti e per ricordare Don Puglisi. Riteniamo che ci voglia una bella faccia tosta nel dare quelle comunicazioni a fronte di comportamenti suoi e della sua Amministrazione lontanissimi dal messaggio di Don Ciotti, per il quale, ai sensi della Dottrina Sociale della Chiesa, “la Legalità è il rispetto e la pratica delle leggi. È un'esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune”.
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