Dal settembre 2013 il Tribunale di Nicosia è stato soppresso, nello stesso mese sono iniziate le operazioni di trasloco di faldoni e suppellettili verso il Tribunale di Enna che di fatto ha accorpato quello nicosiano, da quel momento buona parte dei locali di proprietà comunale sono rimasti vuoti.
All’interno del palazzo di giustizia è rimasta la sede del Giudice di pace, e da marzo 2015 si è insediato il Commissariato di Polizia.
Il resto dei locali è rimasto vuoto è se ne vedono le conseguenze di questo stato di abbandono con aule ancora piene di mobili e suppellettili, libri lasciati per terra, apparecchiature, ma anche spazzatura e cartacce che hanno invaso i corridoi delle diverse stanze e degli uffici ormai vuoti.
In alcune stanze il tetto ha ceduto ed ancora è in funzione la luce elettrica.
Nella mattina del 10 dicembre la Multiecoplast ha iniziato un’operazione di pulizia caricando su un camion alcune suppellettili rotte per trasportarle in un centro di smaltimento per questi rifiuti.
Sarebbe opportuno cominciare a capire cosa farne di questi locali, uffici, centro studi, sale congressi, in questo stato certamente non giova a nessuno e diventa solo un enorme spreco intollerabile, non parliamo poi della decisione di chiudere il presidio di giustizia, una delle tante folli decisioni che ad oggi non ha portato alcun beneficio per la giustizia italiana, ma solo sprechi e ritardi nella celebrazione di processi. In questi casi il classico “lo avevamo detto” non è sufficiente per esprimere la rabbia nel vedere in che condizioni è ridotto un immobile che ospitava uno dei presidi di giustizia più efficienti d’Italia. |