Ci giunge in redazione questa lettera aperta firmata dal consigliere comunale Silvestro Cacciato che pubblichiamo integralmente.
Cari cittadini,
ritengo opportuno informarvi su quanto accaduto nelle ultime settimane.
In data 25/11/2015 sono stato convocato dal signor Sindaco, che in presenza dell'assessore Mirenda ha espressamente manifestato la volontà di escludermi dalla partecipazione alle riunioni del gruppo consiliare.
Non condividendo tale scelta, né le motivazioni addotte dal primo cittadino per giustificare la stessa e sentendo la necessità di chiarire le reciproche posizioni, in data 27/11/2015, con Protocollo N. 0010060, ho chiesto un incontro con i Gruppi Consiliari al Presidente del Consiglio.
Purtroppo, a causa del parere contrario dei Capigruppo, tale opportunità mi è stata negata perché a parere del Presidente del Consiglio con nota del 30/11/2015, Protocollo N. 0010117, la mia esclusione sarebbe da imputare a rapporti di natura personale con il Sindaco e non a ragioni di carattere strettamente politico.
Non condivido questo pensiero e comunque ho sempre scisso i rapporti personali dall'attività politica, ma, se così non fosse, a parer vostro tale motivazione implicherebbe una colpa così grave allo scrivente? Si tratterebbe di una ragione tanto valida per essere escluso dalle riunioni a cui l’intero consiglio partecipa?
Si può ritenere politicamente legittimo che il Sindaco escluda dalle riunioni del Gruppo Consiliare di maggioranza un Consigliere che non si è mai opposto agli atti amministrativi posti all'ordine del giorno in Consiglio Comunale?
O forse, semplicemente, la mia presenza a tali riunioni è ritenuta scomoda perché mi sono permesso di svolgere il compito che mi impone il ruolo di consigliere? Ruolo che, ricordo, consiste nel vigilare sull’operato di chi amministra, nell'avanzare suggerimenti e aiuti, nel proporre alternative e soluzioni nell’interesse della collettività e non nel chiudersi in una sorta di silenzio assenso. In tali sedi esprimere un'opinione contraria non è pura polemica, non ha lo scopo di danneggiare o screditare la figura del Sindaco, né come persona né come politico, o della sua amministrazione, ma è funzionale alla creazione di uno spazio aperto al dibattito in cui la critica non deve essere percepita come offesa, insulto o accusa, ma come occasione di confronto, di crescita e di miglioramento. Il rispetto delle idee reciproche è infatti alla base della libertà di pensiero e di parola, mentre, l'intolleranza porta alla chiusura e alla censura. Ma evidentemente non tutti la pensano come Voltaire che affermava: “Non condivido la tua idea ma darei la vita perché tu possa esprimerla”.
Detto ciò, preciso che voglio continuare il percorso politico intrapreso rispettando il mandato che mi è stato conferito da voi cittadini elettori ceramesi, con l’intento di non deludere le vostre aspettative. Ho ritenuto giusto informarvi riguardo l’accaduto.
Silvestro Cacciato |