“Non è stato semplice interagire con interlocutori spesso diversi, ma eravamo certi che far venire a Troina il neo Assessore Regionale alla Famiglia Gianluca Miccichè, per vedere cosa è realmente l’Oasi e quali servizi offre ai pazienti e alle loro famiglie, rappresentasse un tassello fondamentale a conclusione di un lavoro durato mesi, che ha visto il Comune e l’Istituto uniti per il raggiungimento dell’obiettivo. Abbiamo vinto una prima battaglia e non ci adageremo certo sugli allori, ma ci rimetteremo subito a lavoro per centrare il prossimo obiettivo che è quello di far abbattere le tariffe del decreto Balduzzi, a testimonianza del fatto che l’Oasi non effettua ricoveri ordinari, ma di altissima specializzazione per disabili affetti da problematiche degenerative”.
Il sindaco Fabio Venezia ha così commentato la notizia giunta nelle ore scorse del riconoscimento all’IRCCS Oasi Maria Santissima, da parte dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle funzioni assistenziali del 2014 e 2015.
Una vicenda intricata e complessa, quella del rinnovo della convenzione tra l’Istituto e la Regione Siciliana, che – insieme al mancato abbattimento tariffario previsto dal decreto Balduzzi – ha messo a repentaglio oltre cento di posti di lavoro e la sopravvivenza della stessa struttura sanitaria.
L’amministrazione comunale, che ha seguito da vicino e passo passo l’evolversi della problematica, sabato scorso alla “Sala Lazzati” della Cittadella dell’Oasi – su iniziativa del primo cittadino e del presidente del consiglio Alfio Giachino – aveva convocato un apposito consiglio intercomunale per vagliare a livello territoriale un’eventuale azione di protesta e mobilitazione a sostegno dell’IRCCS.
“Essendo il decreto Balduzzi un dispositivo normativo di valenza nazionale – ha aggiunto il presidente del consesso civico Giachino – non ci limiteremo a essere pressanti e a spingere per uno sblocco della situazione, ma ci faremo carico di mettere sul tavolo del Ministero quelle che a nostro avviso sono le possibili soluzioni per risolvere questa problematica. Ė inaccettabile che una struttura di eccellenza come l’Oasi sia costretta a operare in un clima di incertezza e eccezionalità. Il risultato raggiunto è frutto di una serie interminabile di insistenze, proteste e lungaggini varie, quando invece tutto avrebbe potuto risolversi già da tempo e in un clima di assoluta normalità. Il dovuto purtroppo in Sicilia è diventato eccezionale in tutti gli ambiti e questo, oltre a non andare bene, non è certo una consolazione”. |