Dalle prime ore del 28 novembre, nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, i Carabinieri della Compagnia di Nicosia hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Enna, nei confronti di tre persone di Regalbuto, il 44enne Massimo Chianetta, il 24enne Filippo Scardilli e il 37enne Stefano Meli. I tre soggetti sono ritenuti responsabili di aver commesso due rapine in danno di anziane signore avvenute nel mese di giugno e luglio 2015.
Le indagini condotte dai militari della Stazione di Regalbuto e della Sezione di Polizia Giudiziaria di Enna hanno consentito di raccogliere numerosi indizi di colpevolezza a carico dei tre regalbutesi in relazione a due distinti episodi di rapina avvenuti a Regalbuto rispettivamente il 5 giugno e il 21 luglio 2015.
Gli elementi acquisiti consentivano di accertare che Stefano Meli la mattina del 5 giugno 2015 dopo aver pedinato un anziana donna di Regalbuto, all’improvviso le strappava la collana d’oro che indossava al collo procurandole anche delle lesioni lievi, per poi successivamente darsi a repentina fuga.
In relazione al secondo episodio commesso a luglio del 2015, attraverso le indagini venivano documentate le responsabilità sia del Chianetta che dello Scardilli. I due dopo aver individuato la vittima (sempre un’anziana donna) incrociata per le vie del centro di Regalbuto, si dividevano i compiti, lo Scardilli scendeva dal mezzo e pedinava la signora mentre il Chianetta si preparava per il successivo recupero del complice. Lo Scardilli approfittando del fatto che la vittima stesse percorrendo un vicolo isolato, improvvisamente le si avvicinava da dietro strappandole violentemente la collana dal collo. Purtroppo per loro alcune telecamere di sorveglianza registravano alcuni momenti della rapina.
I Carabinieri hanno svolto indagini classiche mediante la raccolta di numerose testimonianze e raccolto tutti gli elementi di prova. Il valore dei beni denunciati asportati ammonta a circa 1600 euro.
Il Chianetta e il Meli, attualmente detenuti per altri reati, sono stati raggiunti dal provvedimento che dispone la detenzione in carcere, mentre lo Scardilli è stato rintracciato presso la sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari. |