Su iniziativa del sindaco Fabio Venezia e del presidente del consiglio Alfio Giachino, sabato 28 novembre prossimo – alle ore 16.00 presso la “Sala Lazzati” della Cittadella dell’Oasi – è stato convocato un consiglio comunale in seduta straordinaria, urgente e aperta per incontrare l’Associazione Oasi Maria Santissima Onlus - IRCCS.
All’ordine del giorno, la discussione delle iniziative da intraprendere a sostegno e salvaguardia della struttura che sta attraversando un momento di grande difficoltà, a causa del mancato rinnovo della convenzione con la Regione Siciliana che mette a repentaglio oltre cento posti di lavoro e la sopravvivenza dello stesso Istituto.
“Il consiglio comunale – ha spiegato il presidente Alfio Giachino – si sposta dalla propria sede municipale solo per occasioni particolari e questa sicuramente lo è. L’Oasi non è solamente un polmone economico fondamentale per il nostro territorio, ma un istituto unico nel suo genere che offre risposte a sofferenze e problematiche umane che nessun’altra struttura ospedaliera è in grado di dare. Proviamo vergogna per una classe politica regionale spesso troppo impegnata solo a autoconservare se stessa”.
A partecipare alla seduta del consesso civico sono stati invitati tutti i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali dell’ex Provincia di Enna, quelli messinesi di Cesarò, San Teodoro, Capizzi e Mistretta, la deputazione regionale e razionale del territorio, i sindacati, le associazioni laiche, religiose e di volontariato locali e tutti i cittadini.
“La cittadinanza troinese in tutte le sua articolazioni – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia – è pronta a mobilitarsi a sostegno dell’Oasi. Abbiamo organizzato questa iniziativa e coinvolto tutto il territorio non solo per esprimere vicinanza, ma soprattutto per valutare concretamente il da farsi. Sin dal primo giorno del nostro mandato, la tutela e il potenziamento dell’Istituto sono state una delle linee guida della nostra azione politico-amministrativa. Non lasceremo intentata nessuna strada e siamo pronti a azioni di protesta eclatanti e continuate. Questa è una battaglia di tutti, perché non permetteremo che si tagli sui più deboli”. |