Nuove proposte, presentate dal gruppo consiliare “Progettare futuro” ed approvate e votate all’unanimità all’interno del Consiglio Comunale di Leonforte in merito alla “gestione in forma associata, diretta, univoca ed unitaria del servizio idrico integrato”.
“Il Consiglio Comunale è chiamato ad esprimere la volontà di avvalersi della facoltà prevista dall’ art. 5, comma 6, della L. R. numero 19 del 2015, pubblicata sulla G.U.R.S. in data 21 agosto 2015, ovvero di procedere all’approvazione di apposita delibera per consentire al Comune di Leonforte di poter gestire direttamente il servizio idrico, come previsto dall’ art. 4, comma 7.
Tale proposta è in linea con il percorso già intrapreso dal nostro gruppo consiliare sulla tematica servizio idrico; ricordo che abbiamo presentato due importanti mozioni consiliari: la prima sul canone di depurazione e la seconda sulle partite pregresse, entrambe approvate”: questo l’incipit dell’intervento del consigliere, avvocato Pietro Vanadia.
Il Consiglio Comunale aveva già impegnato il Sindaco affinchè si attivasse, presso gli uffici preposti, per far cessare la fatturazione nelle bollette degli importi di partite pregresse, diffidasse Acqua Enna a rimborsare agli utenti quanto pagato e non dovuto, a vigilare ed a fornire a tutti i cittadini le necessarie informazioni sulle procedure da adottare per la restituzione, predisporre la modulistica per il rimborso ed attivare, eventualmente, appositi sportelli comunali.
Continua ancora l’avvocato Vanadia:” ho il sospetto che non sia stato fatto nulla di quello che il Consiglio Comunale ha richiesto ma spero di essere smentito. Ricordo, inoltre, che, a distanza di quattro anni dal referendum, la Sicilia è la prima regione d’ Italia ad approvare una legge che offre agli amministratori locali l’opportunità per riportare la gestione dell’acqua nelle mani pubbliche, rendendo un servizio più efficiente e meno costoso per i cittadini”.
Nel corso del predetto Consiglio, il gruppo Progettare Futuro, nelle persone di Pietro Vanadia e Giovanni Ghirlanda, ha proposto, inoltre, un importante emendamento ad integrazione della predetta delibera ( già pubblicata nell’albo pretorio) attraverso il quale è stato dato “mandato al Sindaco di chiedere al Presidente della Regione di nominare con proprio decreto una commissione tecnica per verificare gli inadempimenti contrattuali di Acqua Enna relativi al mancato pagamento dei canoni di concessione, al reale funzionamento del depuratore, allo stato degli investimenti come da piano d’ambito, alla mancata pubblicizzazione delle risultanze delle analisi sull’acqua, come previsto dalla carta dei servizi. Tale commissione dovrà predisporre, ai sensi dell’art. 12, comma 4 della citata L. R. 19/2015, una relazione scritta sulla base degli adempimenti contrattuali chiedendo, laddove ricorressero i presupposti, entro 90 giorni, una proposta di risoluzione anticipata della convenzione”.
Francesca Tremoglie |
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