Il consiglio comunale di Nicosia ha deliberato all’unanimità il primo passo per tornare ad una gestione dell’acqua pubblica.
Un consiglio comunale aperto che ha visto la partecipazione di diversi esponenti politici insieme alle associazioni invitate dal presidente del consiglio ad intervenire nel civico consesso.
La proposta di delibera è derivata da un lavoro fatto all’interno del consiglio comunale dai consiglieri di maggioranza, Spedale, Di Costa, Gentile, Scinardi e Zappia, che all’inizio di settembre presentarono una mozione, ma anche esternamente dal MeetUp Nicosia 5 Stelle che nei giorni scorsi aveva organizzato un incontro per chiarire alcuni aspetti della legge regionale 19/2015 che ha aperto alcuni spiragli per il ritorno della gestione all’acqua pubblica.
Affinché la scelta possa essere operativa servono comunque che si verifichino alcune condizioni: la prima, richiesta dalla legge, è quella che si costituisca un sub-ambito territoriale con altri comuni, la seconda è che la stessa legge non venga modificata da parte del Governo centrale sulla possibilità che i comuni possano gestire attraverso il sub-ambito il servizio idrico. Secondo la legge regionale i comuni entro 90 giorni dalla pubblicazione sulla GURS dovevano emanare una delibera motivata per dar corso alla procedura della gestione diretta pubblica e associata dell'acqua.
Contestualmente alla delibera che applica l’art. 5 comma 6 della legge regionale 19/2015, è stato approvato anche un emendamento richiesto dal consigliere Luciana Spedale che prevede all’art. 12, della stessa legge, la formazione di commissioni tecniche allo scopo di verificare eventuali inadempimenti contrattuali, sulla base delle convenzioni stipulate con i gestori idrici privati.
Al dibattito sono intervenuti l’on. Matteo Mangiacavallo estensore della legge regionale che ha spiegato alcuni aspetti tecnici della normativa vigente, Pippo Bruno di Assoconsumatori, un rappresentante dei Forum dell’Acqua, ma anche sindaco e vice sindaco di Nicosia che hanno appoggiato la delibera.
Il comune di Nicosia è il terzo della provincia dopo Piazza Armerina ed Agira ad approvare questo tipo di delibera. |