La Procura della Repubblica di Enna ha richiesto il rinvio a giudizio di Francesco La Giglia, consigliere comunale di Nicosia, accusato di violenza sessuale ai danni della signora Teresa Teramo, 48enne di Nicosia, sposata e madre di due figli.
I fatti sono accaduti all’alba del 15 aprile giorno di Pasqua, la signora Teramo si era recata in un noto locale cittadino insieme al marito e ad una coppia di amici, presente nel locale anche Francesco La Giglia, il periodo è quello pre-elettorale ed i due si erano incontrati precedentemente in una riunione politica in cui si era discusso tra l’altro del candidato sindaco per il terzo polo.
La Giglia e la Teramo si salutano e scambiano qualche parola, ma l’alto volume della musica ed il brusio all’interno del locale non permettono di capire le parole, La Giglia invita la signora a seguirla fuori per continuare la discussione al di fuori della confusione.
Non appena fuori dal locale, secondo quanto raccontato dalla donna, La Giglia avrebbe strattonato e trascinato Teresa Teramo in piazzetta Caprini, distante pochi metri dal locale e avrebbe tentato un approccio sessuale non consenziente nei confronti della donna. Teresa Teramo si sarebbe difesa gridando e divincolandosi, ma nessuno ascoltò le sue grida d’aiuto, alla fine riuscì a fuggire e a ritornare nel locale.
Nei giorni successivi sporse denuncia presso la locale stazione dei carabinieri, i militari dell’Arma comandati dal capitano Marco Montemagno iniziarono una serie di indagini coordinati dal PM del Tribunale di Enna dott. Lo Cascio.
Il difensore della signora Teramo è l’avv. Salvatore Timpanaro che ha compiuto per conto proprio delle indagini sull’accaduto, integrando il quadro probatorio raccolto dai carabinieri, con una perizia medico legale sulle lesioni riportate dalla donna nel corso della vicenda. “Le prove sono inoppugnabili, il quadro probatorio ed è sottoposto al giudizio del GUP, confidiamo pertanto in un pronto rinvio a giudizio.”.
Di diverso avviso l’avv. Giuseppe Mormino difensore di Francesco la Giglia “dimostreremo nelle opportune sedi l’innocenza del mio assistito e la totale inconsistenza delle accuse a suo carico”.
Il GUP Luisa Bruno, il 16 febbraio durante l’udienza in base alle prove raccolte, deciderà se rinviare a giudizio Francesco La Giglia. |