Nella mattina del 30 ottobre si è svolto presso l’aula consiliare del comune di Nicosia un incontro il cui tema era l’acqua ed ritorno alla gestione pubblica.
Presenti oltre gli amministratori locali ed anche quelli di alcuni comuni vicini anche l’on. Matteo mangia cavallo, deputato all’ARS del Movimento 5 Stelle ed estensore della legge regionale 19/2015 che ha chiarito alcuni punti ai rappresentanti delle amministrazioni ed ai consiglieri comunali.
Dall’incontro si è ottenuto un risultato importante, probabilmente già da venerdì 6 novembre verrà convocato un consiglio comunale che delibererà la volontà del comune di Nicosia di uscire dalla gestione privatistica di Acquaenna e tornare ad una gestione pubblica dell’acqua.
A margine di questo incontro ci sono arrivate alcune precisazioni da parte del consigliere comunale Luciana Spedale, del gruppo Impegno Comune, a metà settembre insieme ai suoi colleghi Di Costa, Gentile, Scinardi e Zappia avevano richiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto con la presenza di associazioni e comitati per discutere della pubblicizzazione del servizio idrico.
La consigliera Spedale lamenta che il consiglio non sia stato convocato entro i 20 giorni previsti da regolamento e di conseguenza si è perso del tempo prezioso, secondo la legge regionale, entro 90 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, i consigli comunali devono deliberare la volontà di uscire dal gestione privatistica, il termine ultimo è il 19 novembre.
A queste precisazioni risponde la presidente del consiglio comunale di Nicosia Annarita Consentino “Durante il mio intervento nell’incontro avevo ricordato la proposta dei consiglieri di Impegno Comune, ma devo anche precisare che il consiglio comunale aperto prevede la presenza e gli interventi anche di cittadini o di rappresentati di associazioni, attualmente non è normato, i 20 giorni previsti dalla richiesta non sono quindi applicabili per questo tipo di consiglio comunale, in prima commissione stiamo regolamentando i consigli comunali aperti”.
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