E’ stata una delle discussioni “calde” del lungo consiglio comunale del 26 ottobre, la mozione presentata dai consiglieri d’opposizione chiedeva la riduzione del 50% per le indennità del sindaco, degli assessori, del presidente del consiglio comunale e del consiglio d’amministrazione dell’ASSP, riduzione del 50% anche dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali.
Da un lato la richiesta da parte dei sette firmatari della proposta (Composto, Giacobbe, La Giglia, Li Volsi, Lo Votrico, Mancuso Fuoco e Trovato) di dare un segnale forte alla cittadinanza nicosiana, un sacrificio per gli amministratori locali e consiglieri, dopo l’aumento delle tasse comunali, dall’altro lato le dichiarazioni della maggioranza contraria a questi tagli per diversi motivi.
I consiglieri firmatari della mozione non intendono con questo provvedimento “punire” amministratori o consiglieri, ma solo dare un segnale di solidarietà alla cittadinanza.
Il presidente dell’ASSP Daniele Pidone anche a nome del consiglio d’amministrazione fa sapere che ad oggi non ha mai usufruito di rimborsi spese per le attività del suo mandato, inoltre risiedendo a Catania non ha mai richiesto rimborsi e spese di viaggio. Ricordiamo che le indennità del presidente dell’ASSP è del 10% rispetto a quella del sindaco quindi 330 euro lordi mensili e per gli altri due componenti del 5%, 165 euro mensili al lordo delle imposte.
Lo stesso dicasi per i consiglieri comunali, alcuni sarebbero disposti a ridursi del tutto o in percentuale il proprio compenso, per destinarlo per finalità di utilità pubblica. La segretaria comunale ha specificato che la rinuncia del gettone di presenza, poco più di 50 euro al lordo, comporta che queste cifre confluiscano nell’avanzo di bilancio compensandosi con le passività dei debiti fuori bilancio, non è possibile costituire fondi o capitoli di bilancio in quanto non sono entrate certe, una possibile soluzione sarebbe quella di prendere il gettone e poi restituirlo all’interno di un progetto.
Disponibile a studiare la situazione dei gettone di presenza e del loro eventuale taglio, il vice presidente del consiglio comunale Gianfranco Castrogiovanni, preoccpato anche del clima pesante che si crea con queste proposte, mentre un’altra mozione per il taglio dei gettoni potrebbe essere presentata dai consiglieri di Cambiamo Nicosia.
L’amministrazione per voce del sindaco Luigi Bonelli e del vice sindaco Anna Maria Gemmellaro, ritengono il compenso che percepiscono giusto per il lavoro che svolgono all’interno del comune ogni giorno e per molte ore, trascurando la loro professione e la loro famiglia. Ricordiamo che il sindaco percepisce poco più di 1600 euro al lordo delle imposte che secondo un suo calcolo alla fine si riduce sotto i mille euro, mentre il vice sindaco viaggia sui 1500 euro mensili. Indennità nemmeno lontanamente paragonabili a quelle dei parlamentari nazionali o regionali. Dello stesso avviso la presidente del consiglio Annarita Consentino, che ha già deciso di destinare parte della sua indennità, ad esempio, per finanziare le riprese in streaming del consiglio comunale.
Una proposta di questo tipo, secondo gli amministratori, altro non fa che rendere avvelenato il clima politico ed allontanare la fiducia dei cittadini verso i politici locali.
La mozione non è passata, hanno votato contro compatti i componenti della maggioranza consiliare, e a favore i firmatari della proposta.
Questa dei gettoni e dei costi della politica è una argomento che va trattato con le pinze, a nostro avviso è giusto che chi lavora per il bene comune percepisca un compenso equo che non mortifichi il suo lavoro e se in coscienza ritiene di dover restituire parte del suo compenso, questo deve comunque dovrà essere un gesto personale e non un’imposizione.
Argomento senz’altro molto delicato che influisce molto sull’opinione pubblica a denti stretti molti consiglieri sono quasi imbarazzati per l’immagine che ne esce fuori, ma a nostro avviso basterebbe lavorare serenamente e per il bene della collettività che li ha voluti in quel posto per fugare dubbi, perplessità ed invidie, basterebbe lavorare ed ottenere risultati per far dimenticare in fretta l’indennità o il gettone percepito. |