La DIGOS di Enna coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Polizia di Prevenzione e dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Caltanissetta, ha eseguito un arresto nei confronti del 25enne pakistano Bilal Muhammad accusato di associazione a delinquere con finalità di terrorismo. L’uomo avrebbe divulgato su internet materiale inneggiante alla guerra santa e al martirio, istigando al compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo. Perquisizioni sono state eseguite anche nelle province di Mantova, Enna, Prato, Milano e Como.
La DIGOS è giunta all’arresto dell’uomo dopo che il 14 ottobre 2014 si erano verificati dei disordini al centro di accoglienza Città del Sole di Piazza Armerina ad opera di nove cittadini pakistani, tra i quali l’odierno arrestato Bilal Muhammad, leader all’interno della comunità pakistana presente a Piazza Armerina.
L’uomo inoltre gestiva due profili Facebook, su entrambi i profili, pubblici, postava e condivideva foto e commenti inneggianti alla violenza, alla jihad ed al martirio, palesando la sua appartenenza ad una organizzazione pakistana, già dichiarata di matrice terroristica militare, denominata Sipah-e-Sahaba Pakistan.
In uno dei numerosi post pubblicati dall’indagato all’interno di uno dei due profili Facebook, viene riportata la seguente frase: “…cerca di interessarti al martirio…la Jihad andrà avanti fino alla fine”.
L’indagine, protrattasi per quasi un anno ed estesa anche in un ambito di collaborazione internazionale dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, si è giovata anche di attività di intercettazione telefonica ed ambientale.
In particolare, in alcune conversazioni sono stati registrati dialoghi tra l’arrestato e suoi connazionali vertenti su addestramenti militari e disponibilità di armi.
Sulla base delle risultanze investigative emerse e su richiesta del Pubblico Ministero titolare del fascicolo, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltanissetta ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti del 25enne pakistano, in sede di esecuzione, ha disposto perquisizioni locali e personali presso i luoghi dove, nel tempo, ha soggiornato Bilal Muhammad. Tali attività hanno interessato oltre alla città di Mantova, ove in atto dimorava l’odierno arrestato, anche Piazza Armerina (EN), Prato, Cerro Maggiore (MI) e Lomazzo (CO).
Nell’ambito del medesimo procedimento penale risultano altresì indagati, per l’ipotesi di cui all’art. 270 bis c.p., altri due cittadini extracomunitari, in collegamento con il Bilal Muhammad, nei confronti dei quali l’autorità giudiziaria ha disposto analoghe perquisizioni locali e personali, interessate da quest’ultima attività le città di Como e Trapani. |