Il fenomeno degli insulti sui social network è divenuto ormai oggetto di diverse cause per ingiurie, minacce, calunnia, Facebook è una vera e propria piazza frequentata da persone di qualsiasi genere ed estrazione e nella maggior parte dei casi non si rendono conto che i loro pensieri e le loro affermazioni scritte sono equiparate ad una discussione in un pubblico esercizio o in una strada pubblica, insultare e minacciare è un reato perseguibile.
il caso di una serie di insulti pubblicati sui profili di una coppia di coniugi nicosiani, da parte dall’ex cognata, nel mese di ottobre del 2014 la prima pubblicazione sul profilo della donna, una serie di insulti ed epiteti, nei giorni successivi gli insulti proseguivano con degli sms inviati sul cellulare del marito, la coppia esasperata nel mese di gennaio, assistita dall’avv. Filippo Giacobbe, sporgeva querela presso la locale stazione dei carabinieri.
Dopo le indagini dei militari dell’arma, nel luglio di quest’anno iniziava il processo dinnanzi al giudice di pace di Nicosia e qualche giorno fa è giunta la sentenza di condanna per ingiurie e minacce, l’ex cognata, una 44nne di Misterbianco, dovrà pagare una multa di 400 euro e rifondere le spese legali quantificate in 1400 euro, un successivo giudizio civile dovrà decidere il risarcimento che spetta alla coppia di coniugi.
Così come nella vita reale, anche nella vita virtuale sui social network, prima di scrivere qualcosa occorre contare fino a dieci. |
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