Grande clamore mediatico per la singolare protesta degli studenti capitini che lunedì mattina hanno percorso a piedi gli oltre 20 km che li separano da Nicosia. La manifestazione intendeva sensibilizzare l’opinione pubblica sul taglio degli abbonamenti ai pullmann che ogni giorno trasportano circa 150 studenti presso le scuole superiori a Nicosia. Il costo, sostenuto fino allo scorso anno dal comune di Capizzi, a causa dei mancati trasferimenti della Regione al centro nebroideo, ora è a carico delle famiglie degli studenti, circa un migliaio di euro l’anno che in molti non hanno la possibilità di sostenere.
Alla protesta si sono uniti, in segno di solidarietà, gli studenti dei due istituti superiori nicosiani, il Liceo Fratelli Testa e l’istituto Alessandro Volta, a margine della manifestazione è nata una polemica tra i ragazzi del Volta ed il dirigente scolastico dell’istituto, accusato di non aver dato il permesso di manifestare, gli alunni non sono entrati a scuola ed hanno comunque manifestato con i loro colleghi.
Il dirigente scolastico Felice Lipari ha voluto precisare la sua posizione in merito alla vicenda: “devo precisare che non ho vietato la manifestazione, ma purtroppo sono venuto a conoscenza di questo evento solo sabato, due degli studenti che hanno organizzato me lo hanno comunicato,in quella sede ho fatto presente che non c’era più il tempo materiale per emettere una circolare o un avviso per avvertire che lunedì non si sarebbero svolte regolarmente le lezioni. Sono solidale con la protesta degli studenti capitini che comprendo fino in fondo, ma ho dei doveri anche nei confronti dei minori che frequentano l’istituto e la comunicazione alle famiglie e agli insegnanti è fondamentale. Diversi giorni fa ho affrontato il medesimo problema per gli studenti provenienti da Mistretta con il sindaco Porracciolo. Ritengo sia fondamentale garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti e la possibilità di poter frequentare con regolarità le lezioni, ma da dirigente scolastico ho anche dei doveri e purtroppo la comunicazione di questa manifestazione è arrivata in ritardo e a ridosso del fine settimana, non ho avuto il tempo materiale di poter effettuare tutte le comunicazioni necessarie e previste dai regolamenti. Questo non toglie che condivido pienamente la lotta intrapresa dagli studenti capitini, in quanto lede il loro diritto fondamentale di poter frequentare con regolarità l’istituto.” |
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