Giovedi 8 Ottobre, si e' riunita la 12ª Commissione permanente, è intervenuto il sottosegretario di Stato per la salute De Filippo. Il sottosegretario ha risposto, in primo luogo, all'interrogazione n. 3-01871, della senatrice Taverna del Movimento 5 Stelle, concernente la riorganizzazione del presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte.
Il sottosegretario premette che, il 14 gennaio 2015, la Regione Siciliana ha approvato il decreto assessoriale n. 46/2015, di "Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia".
Nella proposta di riorganizzazione, la Regione prevede la riconversione di 25 strutture ospedaliere in 8 ospedali di comunità, altrettanti ospedali di zona disagiata e 9 ospedali di zona industriale.
Per quanto concerne la specifica situazione del presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" di Leonforte, fa presente che nel citato decreto assessoriale è previsto l’accorpamento gestionale ed amministrativo del presidio ospedaliero di Leonforte con il presidio ospedaliero di Nicosia, per formare gli "Ospedali Riuniti di Nicosia-Leonforte".
Per l’ospedale di Nicosia è prevista una riconversione in presidio ospedaliero di zona disagiata.
A seguito di tale accorpamento, per il presidio di Leonforte vi è una diminuzione di posti letto per acuti, che passano da 46 nel 2014 a 26, e un incremento dei posti letto post-acuti che passano da 12 nel 2014 a 55.
Sebbene risultino diminuiti, come numero, i posti letto per acuti, rimangono comunque attivi nel presidio: 10 posti letto di Chirurgia generale; 14 posti letto di Medicina generale; 2 posti letto indistinti di area medica e chirurgica.
Precisa che non risulta, dal decreto, la riconversione del presidio in "Ospedale di Comunità", ovvero la trasformazione da ospedale a struttura residenziale.
Fa quindi presente che, riguardo alla rete dell’emergenza-urgenza, dai modelli HSP 24 si rileva che, per il 2013, il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Leonforte accoglie solo il 14% dei pazienti che accedono ai pronto soccorso dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Enna. Inoltre, il pronto soccorso di Leonforte è la struttura che trasferisce il numero più elevato dei pazienti in altre strutture (il 41%).
Riferisce che, in merito alla problematica in esame, la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Enna ha contattato l’Azienda sanitaria provinciale di Enna, ed ha osservato quanto segue.
L’Azienda ospedaliera Umberto I e l’ASP n. 4 di Enna sono state unificate in un’unica ASP territoriale.
Il provvedimento organizzativo ha comportato l’istituzione dei seguenti distretti ospedalieri:il distretto ospedaliero En 1; il presidio di Enna e quello di Piazza Armerina; il distretto ospedaliero En 2; il presidio di Nicosia ed il presidio ospedaliero "Ferro Branciforti Capra" del Comune di Leonforte.
A tale riguardo - soggiunge il Sottosegretario - l’Azienda ha precisato che il decreto attuativo ha indicato le unità operative di ciascun ospedale, il numero dei posti letto ed ha, altresì, disposto la chiusura di alcune unità operative, con il conseguente accorpamento con altre unità operative.
Nel distretto En 1, in particolare, è stata prevista la chiusura delle unità operative di Chirurgia toracica dell’ospedale di Enna, di Urologia e dell’Unità di Cardiologia dell’ospedale di Piazza Armerina, oltre all’accorpamento delle unità operative di Anestesia, di Farmacia, di Radiologia, del Laboratorio analisi, della Direzione di Presidio e di Ostetricia e Ginecologia.
Analogamente, nel distretto En 2 è stato previsto l’accorpamento di altre unità operative: Anestesia, Farmacia, Radiologia, Laboratorio analisi, Direzione di Presidio ed Ostetricia e Ginecologia.
Inoltre, l’ASP ha evidenziato come l’attuale quadro assistenziale sia stato determinato dalla successiva chiusura dei "Punti Nascita" di piazza Armerina e Leonforte, con la conseguente interruzione dei ricoveri ordinari di Ostetricia e Ginecologia e il mantenimento delle attività ambulatoriali.
Lo stesso direttore generale dell’ASP ha evidenziato, altresì, che la rete ospedaliera provinciale ha subito ulteriori modifiche a seguito dell’emanazione del decreto assessoriale del 14 gennaio 2015, che ha determinato una nuova distribuzione delle unità operative nei vari ospedali e la riduzione dei posti letto.
Secondo la normativa regionale di riferimento, infatti, presso l’ospedale di Leonforte sono attive le unità operative di Medicina, Chirurgia, Riabilitazione e Lungodegenza, nonché i servizi di Pronto Soccorso, Radiologia, Laboratorio analisi, Farmacia e Direzione di Presidio, e viene, altresì, assicurata l’assistenza ai malati oncologici nel reparto di Oncologia, per complessivi 26 posti letto per acuti, 36 di Riabilitazione, 16 di Lungodegenza e 10 presso la speciale unità di Accoglienza permanente, non ancora attivati.
Secondo quanto riportato dal direttore generale dell’ASP, l’attuale offerta sanitaria dell’ospedale oggetto dell’interrogazione è stata determinata a monte dal predetto decreto assessoriale, a cui la direzione aziendale dell’ASP si è uniformata, rispettandone le disposizioni in materia.
In particolare, alla fine dell’aprile scorso, la direzione aziendale dell’ASP, su specifica richiesta dell’Assessorato regionale della Salute, ha predisposto una simulazione della pianta organica ed è stato previsto un avvio immediato delle procedure di legge per l’assunzione del personale mancante.
In relazione alla frigo emoteca, fa presente che il decreto assessoriale della rete trasfusionale non ha compreso l’ospedale "Ferro Branciforti Capra", per le cui necessità è stata ritenuta sufficiente la frigo emoteca presente, come del resto è avvenuto negli ultimi 20 anni.
Per quanto concerne l’ambulanza, riferisce che si è provveduto ad indire gara per la relativa acquisizione.
Per quanto riguarda, infine, l’analisi dei dati di attività, riporta quanto comunicato dall’Azienda sanitaria provinciale in merito all’indice operatorio dei presidi ospedalieri:la Chirurgia del presidio ospedaliero di Leonforte ha, nel corso del 2014, effettuato n. 521 ricoveri ordinari, con un indice operatorio del 37,24 per cento; 20 ricoveri in "Day Hospital", con un indice operatorio del 65 per cento; n. 313 "Day Service", con indice operatorio del 77,64 per cento, per un totale di 854 pazienti, pari ad un complessivo indice operatorio del 52,69 per cento; la Chirurgia di Nicosia ha effettuato n. 291 ricoveri ordinari con un indice Operatorio del 62,20 per cento; "Day Hospital" n. 105, con indice operatorio 84,76 per cento; "Day Service" n. 155, con un indice operatorio 97,42, per un totale n. 551 pazienti, pari al 76,41 per cento; la Chirurgia di piazza Armerina ha effettuato n. 343 ricoveri ordinari, con un indice operatorio del 67,06 per cento; "Day Hospital" n. 171, con un indice operatorio del 71,35 per cento; "Day Service" n. 154, con un indice operatorio del 97,40 per cento, per un totale di n. 668 pazienti, con indice operatorio del 75,15 per cento; la Chirurgia di Enna ha effettuato n. 497 ricoveri ordinari, con un indice operatorio del 78,27 per cento; "Day Hospital" n. 374, con un indice operatorio del 83,16 per cento; "Day Service" n. 138, con un indice operatorio del 9,86 per cento, per un totale di 1009 pazienti, con un indice operatorio del 81,67 per cento.
La senatrice Taverna (M5S), dopo aver ringraziato il Sottosegretario, si dichiara non soddisfatta, poiché dalla risposta si evince che la Regione Siciliana, nel processo di riorganizzazione in atto, sta soddisfacendo bisogni diversi da quello assistenziale dei cittadini. |
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