“Come molti di voi sapranno, nei giorni scorsi ho subito il secondo atto definito da qualcuno intimidatorio e da qualcuno vandalico, da quando sono consigliere comunale. Non ne avevo mai subiti prima in vita mia, non ci sono motivi familiari o personali per cui qualcuno possa perpetrare ai miei danni atti simili. L’unica motivazione che posso intravedere è la mia attività di consigliere comunale”: con queste parole si apre l’intervento del consigliere Giovanni Ghirlanda in merito all’increscioso episodio di cui è stato vittima.
Critico e diretto nei confronti di chi tende a minimizzare l’accaduto ( lo sverniciante gettato sull’auto in sosta del consigliere), prosegue attaccando l’attuale modo di fare e di intendere la politica: “ di una cosa sono certo: quel gesto è figlio di un modo di fare politica, figlio di chi svolge e intende la politica come assistenzialismo, politica incapace di pensare cosa poter fare mentre i giovani vanno via da questo paese, politica che non vuole assumersi le colpe di un comune pieno di debiti”.
E conclude il proprio intervento dinanzi agli altri consiglieri affermando che: “ il danno che ha subito la mia auto, è mio soltanto dal punto di vista materiale, ma è un’offesa a chi crede che il futuro di questo paese non è nel chiedere favori, nel pretendere un lavoro senza meritarlo o nel pensare che l’economia si possa reggere sul clientelismo. E’ un’offesa a chi può guardare la gente a fronte alta, e può dire che non è sporca la politica, ma è sporco il modo in cui viene fatta”.
Francesca Tremoglie |
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