La sala giunta del comune di Nicosia ha ospitato un interessante incontro organizzato dal Cles (Centro di Ricerche e Studi sui Problemi del Lavoro, dell’Economia e dello Sviluppo) per porre le basi e costruire una governance territoriale nei 41 comuni dei Nebrodi, con l’obiettivo di dare risposte ai fabbisogni territoriali e rispondere in modo efficace alle nuove sfide dettate dalla programmazione europea 2014-2020.
Sostanzialmente i consulenti, durante questi tour informativi presso i comuni interessati, stanno sollecitando i sindaci del PIST 20 Nebrodi Città Aperta nella redazione di progetti che rappresentano l’unica strada d’accesso ai finanziamenti che l’Unione Europea concederà per i prossimi anni.
Il 17 agosto la Regione Sicilia ha approvato il FESR, ovvero il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ed occorre muoversi immediatamente per capire cosa si deve fare e con chi. Muoversi da soli come comune è totalmente impossibile e poco produttivo, occorre quindi “far rete” con gli altri comuni, associarsi e portare a casa risultati.
Purtroppo a questa riunione non hanno partecipato i sindaci del circondario e questo non depone certamente positivamente per gli sviluppi futuri.
Due sono gli strumenti attraverso i quali si possono ottenere finanziamenti europei, da uno di questi Nicosia è stata stranamente esclusa, si tratta dello strumento relativo alle aree interne dell’isola, Nicosia non rientra nelle 5 aree del Calatino, Simeto-Etna, i 21 comuni dei Nebrodi, i Sicani e le Madonie.
Il secondo strumento, è l’unico utilizzabile dal comune di Nicosia, ovvero il C.L.L.D. (Community-Led Local Development), lo “Sviluppo locale di tipo partecipativo” uno strumento per coinvolgere privati ed enti pubblici, a livello locale, nell’elaborazione di risposte alle varie problematiche sociali, ambientali ed economiche. Si prevede che il CLLD faciliterà un approccio integrato all’utilizzo dei Fondi strutturali e di investimento europei (FESR, FSE, FEAMP e FEASR). In questa nuova programmazione dovranno trovare una ridefinizione i GAL (Gruppo di Azione Locale), non più visti come strumento di sviluppo rurale, ma anche come strumenti per la riqualificazione urbana.
Un’altra parte dell’incontro è stata dedicata al Focus Group del progetto “Nel Bosco/In the Wood”, attraverso il quale si intende dotare il territorio di una serie di servizi culturali, funzionali all’incremento turistico e nell’ottica di creare le condizioni per la costituzione del Sistema Locale Turistico dei Nebrodi.
I servizi culturali che si intendono implementare riguardano attività inerenti lo sviluppo di forme artistiche dell’arte contemporanea, che hanno quale tema conduttore il valore del bosco come metafora di riscoperta dei segreti e delle radici del “territorio” culturale.
Elemento comune dei 30 comuni aderenti al progetto rete, è proprio la presenza di uno dei più importanti boschi del mediterraneo sul proprio territorio.
I diversi laboratori sperimentali e creativi ispirati al bosco effettueranno, con la supervisioni di esperti di caratura nazionale ed internazionale, delle vere e proprie produzioni artistiche contemporanee nelle seguenti discipline: Land Art; Fotografia; Musica Live; Cinema; Arti Performative; Cucina a KM zero; Design.
Il progetto intende valorizzare inoltre l’identità locale, fortemente integrata al contesto paesaggistico e agli spazi dedicati da destinare alla sperimentazione di laboratori creativi.
Altrettanto importante è il coinvolgimento di artisti locali unitamente alla presenza di esponenti nazionali e internazionali delle varie discipline, nonché delle associazioni dedicate alla promozione delle diverse forme artistiche contemporanee.
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