L’On. Maria Greco ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico al fine di sollecitare l’attivazione del Centro intercomunale di raccolta ubicato a Gagliano Castelferrato.
Nell’interrogazione la parlamentare ennese del partito democratico chiede di sapere quali procedure sono state attivate per assicurare in tempi rapidi l’ attivazione dell’ impianto, quali sono i motivi che avrebbero, ad oggi, precluso l’attivazione e infine se vi sono ritardi, omissioni e negligenze da parte dei soggetti preposti all'attivazione.
L’impianto, cofinanziato dalla Comunità europea, costato 4.281.893 euro, è stato collaudato nel 2008. In una prima fase doveva essere messo a beneficio delle popolazioni dei comuni di Agira e Gagliano Castelferrato e, successivamente, da estendere a tutti i Comuni della zona nord della Provincia, con notevoli benefici sul versante del trattamento dei rifiuti e occupazionale.
“Attivare l’impianto di Gagliano – ha detto l’On. Maria Greco – non solo aiuta il ciclo previsto per il trattamento dei rifiuti ma risolve in parte anche le problematiche di natura occupazionali in capo al soggetto gestore del servizio, mi auguro – continua l’On Maria Greco - che l’interrogazione possa fare chiarezza su una questione particolarmente sentita dalla comunità e sollecitarne in tempi brevi l’attivazione.”
Il sistema progettuale del Centro di raccolta è unico nel suo genere in Sicilia. Un progetto che prevedeva l’avvio, dopo un periodo di sperimentazione, di un nuovo sistema di tariffazione individualizzata e agevolata basato sul principio “Chi più differenzia, meno paga”.
Infatti, l’utenza doveva effettuare, con semplicità, la raccolta differenziata, direttamente nelle proprie abitazioni, mediante l’ausilio del “raccoglitore familiare”, che permetteva la raccolta differenziata della componente secca e liquida.
Tutti gli involucri etichettati e raccolti nei “raccoglitori plurifamiliari”, dovevano successivamente essere trasferiti, mediante autocarri, nel Centro Intercomunale di Raccolta Differenziata, per essere identificati per l’utenza che li ha generati, pesati e stoccati per frazioni merceologiche omogenee.
In questo modo, poteva essere avviata la sperimentazione di una nuova modalità di tariffazione individualizzata e agevolata divenendo, pertanto, il cittadino il primo attore di tutto il percorso di differenziazione del rifiuto urbano con il concreto raggiungimento di una effettiva riduzione della tariffa per le utenze che aderivano a tale sistema.
Un impianto di raccolta all’avanguardia che potrebbe differenziare ben 13 frazioni merceologiche di rifiuti, se messo in funzione, porterebbe alla drastica riduzione dei rifiuti da smaltire in discarica con la conseguente riduzione dei costi di smaltimento a beneficio di un evidente abbassamento della tariffa per gli utenti.
“Sul versante provinciale occorre rimuovere in tempi brevi - ha concluso l’On. Maria Greco – tutti gli ostacoli che impediscono lo sviluppo dell’ impiantistica, dopo gli investimenti fatti se gli impianti che si realizzano si abbandonano è evidente che qualcosa non funziona nell’intero sistema in tale senso se dovessero esistere delle responsabilità di ordine gestionali specifiche vanno immediatamente accertate.” |