Nella mattina del primo ottobre una delegazione di Nicosia composta dal sindaco Luigi Bonelli, dal vice sindaco Anna Maria Gemmellaro e dall’avv. Giuseppe Agozzino, hanno incontrato a Roma, presso la sede del Ministero della Giustizia al DOG (Dipartimento per l’Organizzazione Giudiziaria) il capo dipartimento Mario Barbuto, per discutere sull’apertura dello sportello di prossimità, ovvero una serie di uffici giudiziari che dovrebbero fornire alcuni servizi ai cittadini nicosiani e del circondario, senza che ci si debba spostare presso il Tribunale di Enna.
Dopo la definitiva chiusura del tribunale di Nicosia avvenuta nel settembre del 2013, diversi sono stati progetti per poter riaprire o ridare una certa funzionalità al palazzo di giustizia, tra questi ricordiamo il progetto del Tribunale di Montagna.
Il Movimento per la Difesa dei Territori non si è mai arreso e tramite l’avv. Giuseppe Agozzino, in questi mesi ha studiato e redatto diverse ipotesi, lo sportello di prossimità sembra il progetto che potrebbe in qualche modo restituire, anche se in minima parte, una serie di servizi che con la soppressione del tribunale possono essere usufruiti solo ad Enna.
L’incontro è stato molto proficuo, le notizie vanno al di la di ogni previsione, Nicosia verrà inserita in via prioritaria, essendo sede di un tribunale soppresso, in un progetto finanziato dall’Unione Europea che prevede dei servizi aggiuntivi rispetto ad un normale sportello di prossimità. Ad esempio si potranno tenere alcune udienze che riguardano la volontaria giurisdizione, ma anche sentire alcuni testimoni, in aggiunta alla richiesta di certificati e documenti specifici.
Il progetto se verrà sostenuto in sede parlamentare dai rappresentanti italiani, potrebbe nel giro di qualche mese vedere la luce e la sede del tribunale di Nicosia riaprirebbe con questi servizi, che di certo non restituiscono il maltolto, ma almeno eviteranno ad una parte delle cittadinanza del circondario di recarsi ad Enna anche per ritirare un semplice certificato penale. |
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