“Apprendiamo che la Commissione provinciale di garanzia del PD, su richiesta del segretario di sezione, ha sancito l’espulsione di tre consiglieri comunali di Leonforte, Rosa Elena Pedalino, Davide Barbera e Filippo Castiglione, rei di aver partecipato alla vita democratica del partito, con posizioni chiare, rese pubbliche in diverse occasioni e portate avanti nella consapevolezza del proprio ruolo politico e di servizio alla comunità. Con un atto di forza grave e arbitrario, il PD locale dimostra, ancora una volta, di avere in spregio i valori che dovrebbero essere fondanti per un partito che si fregia del titolo di “democratico”, di democrazia e di libertà. La violazione statutaria attribuita ai tre consiglieri, infatti, riguarda essenzialmente l’appartenenza ad un’associazione politico-culturale, il Big Bang che, nel settembre 2013, quindi anteriormente all’adesione dei consiglieri al PD di Leonforte, ha dato nome al gruppo politico consiliare di riferimento. L’altra accusa è di non aver votato, in alcuni atti consiliari, in conformità alle direttive del gruppo PD”: questo quanto si legge nel comunicato ufficiale diffuso dall’associazione politico-culturale Big Bang.
Critico e diretto l’attacco al modo di intendere la politica all’interno della comunità leonfortese e chiara e netta, nelle intenzioni, la necessità della svolta e del cambiamento.
Si legge ancora nel comunicato: “il Big Bang di Leonforte, da sempre, chiede che si apra una nuova stagione politica che metta da parte le divisioni per arrivare ad un centro-sinistra unito nella ricerca di soluzioni dei tanti problemi che affliggono la città. […] Nella gestione del PD di Leonforte, evidentemente, si è ancora attaccati ad una visione padronale del partito in cui corporativismo e chiusura hanno la meglio sulla volontà di abbattere gli ostacoli che impediscono il reale esercizio della democrazia, interna ed esterna. Tuttavia, siamo convinti che, oggi come nel 2013, sia necessario che il PD provinciale, e in particolare la sezione di Leonforte, si impegnino in un’opera di rinnovamento che non sia solo di facciata. Per questo, forti dell’esempio del Segretario Nazionale, andremo avanti sulla strada del cambiamento consapevoli di essere l’espressione più autentica del Partito Democratico inteso come luogo aperto, inclusivo e nel quale la Politica diventa di casa. Chiediamo, pertanto, a tutte le donne e agli uomini liberi del PD di questo territorio, come a tutti coloro che si riconoscono in un centrosinistra libero da condizionamenti, di ribellarsi con noi a questa gestione di partito come oggetto personale e di prendere finalmente posizione pubblicamente a favore della democrazia vera”.
Francesca Tremoglie |
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