Giovedì 24 settembre presso la sala Cerere di Enna alla presenza dei vertici dell’ASP 4 di Enna si è riunita la Conferenza dei Sindaci, lo scopo di questo incontro era la presentazione dell’atto aziendale con il quale viene ridisegnata la pianta organica ed organizzativa dell’intera rete sanitaria della provincia.
Su indirizzo dell’assessorato regionale alla sanità, la direzione generale dell’ASP 4 di Enna ha dovuto effettuare tagli per circa 28 milioni di euro per arrivare ad una spesa sanitaria, non sforabile, di poco più di 102 milioni di euro.
Una prima relazione su questa riunione ci è stata raccontata dal sindaco Luigi Bonelli il 25 settembre in una video intervista (https://www.youtube.com/watch?v=i3JPE4sKhsw), moderatamente soddisfatto per le poche perdite di servizi dell’ospedale di Nicosia in confronto agli altri presidi ospedalieri come quello di Leonforte falcidiato dai tagli di spesa.
La sorpresa sgradita arriva il 26 settembre quando abbiamo potuto leggere la proposta di dotazione organica per l’ospedale di Nicosia, dalla tabella si evince che non sono previsti medici per la terapia intensiva e per l’UTIC (Unità di terapia intensiva coronarica), una perdita inaspettata e penalizzante per l’intero nosocomio nicosiano che lo depotenzia nonostante sia da considerare un presidio ospedaliero di primo livello.
E qui nasce il mistero dei due documenti, interpellato il sindaco Bonelli non comprende come nel documento dell’atto d’indirizzo sia l’UTIC che rianimazione erano previste, mentre nella pianta organica proposta i due reparti spariscono, il primo cittadino ha sentito in mattinata il direttore sanitario Emanuele Cassarà che ha giustificato questo taglio con la mancanza di locali idonei, ma in realtà il taglio non sarebbe avvenuto. Ci chiediamo allora cosa sia questa pianta organica proposta e da chi è stata redatta. Il 30 settembre il sindaco incontrerà l’assessore regionale alla sanità Gucciardi per capire la situazione in cui si troverà l’ospedale di Nicosia a seguito dei tagli di spesa, in quella sede il sindaco farebbe bene a farsi mettere tutto per iscritto, non sia mai che appaiano doppi e tripli documenti con cifre e numeri diversi.
Il sindacato FIALS Medici incontrerà lunedì i lavoratori del Basillotta per esporre la proposta di pianta organica, anche secondo il dott. Francesco Castelli, segretario provinciale di FIALS Medici, i tagli proposti dalla direzione dell’ASP depotenziano l’ospedale, confermando di fatto quanto letto nella pianta organica prevista per il Basilotta. L’intero distretto sanitario Enna 2 composto dai presidi ospedalieri di Nicosia e Leonforte ne esce fortemente penalizzato, tutta la zona nord dell’ex provincia è priva di un reparto di rianimazione, contrariamente quanto previsto dall’ultimo decreto assessoriale.
Non mancano le reazioni a caldo, il MeetUp Nicosia 5 Stelle ha immediatamente informato i deputati regionali ed i senatori del Movimento 5 Stelle firmatari dell’interrogazione parlamentare sulla situazione in cui si trova l’ospedale di Nicosia ed azioni clamorose sono attese nelle prossime ore.
Torna dopo mesi di silenzio con una dichiarazione di fuoco anche l’ex sindaco di Nicosia Sergio Malfitano infuriato nei confronti dell’attuale primo cittadino: “la condotta dell’attuale sindaco di Nicosia è troppo morbida ed accondiscendente, questo ha comportato la condanna dell’ospedale al declassamento, non capisco tra l’altro come il giorno prima leggo e sento delle dichiarazioni del primo cittadino ed il giorno dopo la realtà è completamente stravolta, come se il sindaco non avesse letto i documenti e questo sarebbe un fatto gravissimo.” e conclude “Il taglio della terapia intensiva mette a serio rischio la riapertura del punto nascita prevista per il 15 dicembre, la mancanza di questo reparto era una delle oltre 60 criticità rilevate, non si capisce quindi come possa riaprire il punto nascita non risolvendo uno dei principali problemi che ha portato alla sospensione del servizio.”
In conclusione ci ritroviamo con una situazione abbastanza confusa, nella quale a rimetterci saranno come al solito i cittadini, sulla loro pelle si gioca una battaglia fatta di tagli e raggiungimenti di obiettivi di budget difficilmente comprensibili e compatibili con il diritto alla salute costituzionalmente garantito.
Sarebbe l’ora che cittadini e politica locale aprano occhi e comincino a non fidarsi, facendo la voce grossa e battendo i pugni per evitare prese in giro giocando con la salute pubblica ed in questo caso diventa fondamentale il ruolo dell’amministrazione comunale, che in tutti i modi dovrà dipanare l’intrigata matassa venutasi a creare nelle ultime ore, portando a casa il risultato promesso. |