Si è svolto ieri, giovedì 24 settembre, presso l’auditorium “N. Buttafuoco” di Nissoria, un incontro avente come obiettivo la presentazione della nuova Associazione antiracket comprendente ben quattro comuni dell’entroterra siciliano (Leonforte, Agira, Nissoria, Assoro).
Moderato da Renzo Caponetti, Presidente dell’ Associazione Antiracket di Gela e Dirigente Nazionale F.A.I., l’incontro si è aperto con i saluti dei primi cittadini di Leonforte, Assoro e Nissoria e del vicesindaco di Agira entusiasti per il risultato ottenuto e speranzosi per gli obiettivi da raggiungere in futuro e la possibilità di ulteriori iniziative ed attività capaci di coinvolgere i quattro comuni.
I saluti al pubblico da parte del sindaco di Troina, Fabio Venezia, consapevole dell’importanza delle denunce, del coraggio di esporsi personalmente ma anche del supporto e della tutela che una simile associazione riesce a dare accompagnando chi trova la forza di ribellarsi lungo tutte le fasi del processo, l’incontro ha visto la presentazione di un emozionatissimo Gaetano Ficarra, Presidente della neonata Associazione L.A.N.A. e di tutti gli imprenditori locali che ne fanno parte.
Il Presidente Ficarra si è soffermato sulla necessità della collaborazione di tutti i cittadini onesti per debellare la terribile piaga dell’estorsione, della criminalità organizzata e dare la possibilità ad ogni singolo individuo ed onesto lavoratore di vivere libero da ogni ricatto o forma di sottomissione.
Iniziato con un caloroso e sentito ringraziamento alle Forze dell’ Ordine, l’intervento di Pippo Scandurra, Presidente F.A.I., ha sottolineato l’importanza della scelta dei quattro comuni di unirsi in questo progetto e adoperarsi per costruire e diffondere legalità nel territorio. “ Un ‘associazione antiracket che non denuncia non ha motivo di esistere. Occorre creare una commistione perfetta tra le istituzioni che credono fermamente nel recupero del territorio e i cittadini supportati dalle associazioni che ripongono la propria fiducia nelle istituzioni. Credo sia fondamentale il rapporto diretto con le scuole e l’esempio concreto di tutti gli imprenditori che vogliono soltanto portare avanti la propria attività lavorativa con correttezza, onestà e lealtà diventando esempio di storie di forza e coraggio da intendersi come grido di allarme, denuncia e desiderio di libertà”: queste le sue parole.
A conclusione dell’incontro, l’intervento del Prefetto di Enna, dottor Fernando Guida, che ha esordito definendo l’ Associazione un presidio di legalità sul territorio fondamentale anche per la ripresa economica. Ha definito, naturalmente, fondamentali le azioni concrete, le denunce e i processi intesi come l’unico modo per disarticolare la piovra della criminalità organizzata ancorata al territorio. Questa la parte conclusiva del suo intervento: “non esistono più scuse e non esistono più alibi per chi si piega alle richieste illecite dell’estorsione e per chi non denuncia diventando parte, quindi, del sistema malavitoso. L’ Associazione non deve essere considerata un punto di arrivo bensì un punto di partenza per dimostrare la capacità degli onesti cittadini di agire ed operare in perfetta sinergia con le Forze dell’ Ordine nella consapevolezza di non essere più soli”.
Francesca Tremoglie |
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