I tanti problemi che affliggono l’Ospedale Basilotta di Nicosia, sono stati al centro dell’incontro tra il sindacato della FIALS-Medici, stampa e media locali e la terza commissione consiliare.
In mattinata il sindacato, nella persona del suo segretario provinciale dott. Francesco Castelli, ha incontrato la stampa ed i media locali per illustrare l’organizzazione delle unità operative ospedaliere di chirurgia del distretto ospedaliero Enna 2, purtroppo la sala riunioni all’interno dell’ospedale in un primo momento concessa dalla direzione è stata successivamente negata, non appena i dirigenti hanno avuto contezza che la riunione prevedeva la presenza della stampa e della tv locale. Con una nota in calce alla richiesta del sindacato, il direttore sanitario Salvatore Madonia rispondeva che la sala è disponibile per l’utilizzo dei dipendenti, non è utilizzabile per la richiesta specifica del sindacato (incontro con la stampa), in quanto solo il Direttore Generale o un suo delegato possono interfacciarsi all’esterno dell’azienda sanitaria.
Il segretario della FIALS-Medici stizzito da questo comportamento, non condividendo la nota in calce del direttore sanitario, consegnava la chiave della sala, riservandosi però ogni azione, anche legale, per tutelare gli interessi della sua organizzazione sindacale.
La riunione comunque è avvenuta al di fuori dell’ospedale sui gradini dell’ingresso, il dott. Castelli ha illustrato i gravi problemi che hanno portato alla sospensione delle emergenze in chirurgia a causa delle gravi carenze del personale, attualmente solo tre chirurghi operano nel reparto, numero altamente insufficiente, di questo il direttore del reparto, il dott. Renato Mancuso, informò la direzione sanitaria il 14 settembre, proponendo al fine di garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), la soppressione del secondo turnista pomeridiano e del secondo reperibile notturno e festivo, in pratica l’ospedale non garantirà le emergenze chirurgiche dalle 14 alle 20 e dalle 20 alle 8 del giorno dopo, durante i festivi per tutta la giornata. In caso di emergenze il paziente dovrà essere trasportato verso altri presidi ospedalieri. La richiesta del dott. Mancuso fu accolta dalla direzione sanitaria dell’ospedale.
La situazione è abbastanza grave in quanto tutto la zona nord dell’ex provincia di Enna rimane del tutto scoperta, la sospensione delle emergenze in chirurgia è in atto anche all’ospedale di Leonforte da tre anni, tutto il carico di lavoro viene quindi riversato verso l’Umberto I di Enna.
Le gravi carenze di personale hanno ad oggi portato anche alla momentanea sospensione del reparto di endoscopia e dal primo ottobre anche il laboratorio di otorinolaringoiatria.
Nel pomeriggio questa situazione è stata illustrata, presso i locali della biblioteca comunale, alla terza commissione consiliare del comune di Nicosia, presieduta dalla dott.ssa Maria Di Costa e composta dai consiglieri Mela Castrogiovanni e Sigismundo Li Volsi, presenti alla riunione, assenti per motivi di lavoro e di salute gli altri due componenti Giusi Gentile e Graziella Trovato.
Presente in via straordinaria anche il sindaco Luigi Bonelli che è intervenuto, dichiarando che rientra nelle sue priorità l’attenzione verso i problemi dell’ospedale, interfacciandosi come istituzione anche con i dirigenti provinciali dell’ASP di Enna, il primo cittadino rimane vigile e con il grado di attenzione massima verso i tanti problemi che ruotano attorno al nosocomio nicosiano.
La terza commissione consiliare ha proposto di informare le istituzioni sulle problematica che a questo punto non riguarda solo Nicosia, ma l’intera zona nord dell’ex provincia di Enna, ha richiesto altresì che venga convocata la conferenza dei sindaci del distretto sanitario Enna 2 ed un consiglio comunale straordinario con la presenza dei sindaci e dei presidenti dei consigli comunali per portare a conoscenza, anche dei comuni confinanti, le cui popolazioni usufruiscono dei servizi dell’ospedale di Nicosia, di questi disservizi. |
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