Venerdì 18 settembre alle ore 17,30 presso la sala Cerere ad Enna si terrà una manifestazione provinciale per l’acqua pubblica. L’evento è stato organizzato dai Comitati Cittadini Ennesi e dal Forum Siciliano dei Movimenti per l’Acqua.
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’ordine del giorno dell’assemblea prevede la discussione sulla petizione popolare firmata da oltre 12.000 cittadini della Provincia di Enna con la quale si chiede la rescissione del contratto in applicazione degli articoli 19 e 38 della convenzione firmata tra l’ATO idrico e AcquaEnna; verrano chiariti i punti salienti della nuova Legge Regionale che prevede la ripubblicizzazione del servizio idrico, cosa cambia per i Comuni della nostra Provincia e cosa occorre fare per tornare al servizio pubblico e per finire le iniziative legali da intraprendere contro la determina commissariale n. 2 del 26 giungo 2015 con la quale il Commissario Straordinario dell’ex Provincia di Enna ha tentato di sanare le inadempienze contrattuali del gestore privato, mentre in applicazione della convenzione occorreva rescindere il contratto.
Alla manifestazione sono stati invitati i Sindaci, che sono chiamati a svolgere un ruolo importante in questa vicenda, i Presidenti dei Consigli Comunali ed i Consiglieri Comunali, i quali sono preposti all’esercizio dell’indirizzo politico da dare ai propri Sindaci e, nel contempo, al controllo dell’operato degli stessi, le Organizzazioni Sindacali e Datoriali ed i Deputati Regionali eletti in Provincia di Enna. E’ stato pure invitato il Presidente della Regione Crocetta, al quale la legge affida compiti istituzionali non indifferenti, questo evento sarà l’occasione per chiedere un impegno politico pubblico, il Presidente Crocetta però, per impegni istituzionali dell’ultima ora, si farà sostituire dalla sua vice, l’on. Mariella Maggio, che nel 2010 fu tra le co-presentatrici della proposta di legge di iniziativa popolare sull’acqua pubblica e recentemente votata all’ARS nell’agosto di quest’anno.
Alla manifestazione sono stati invitati anche alcuni Sindaci del nisseno e dell’agrigentino che come quelli della provincia di Enna dovranno effettuare un percorso tortuoso e accidentato per ritornare al servizio pubblico. |
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