“La possibile soppressione della Prefettura di Enna, desta parecchie preoccupazioni per le ripercussioni negative sul versante della sicurezza e della legalità in un momento particolarmente delicato per il territorio ennese. L’importante e delicatissimo lavoro svolto con grande impegno e dedizione dal Prefetto Fernando Guida, conferma inoltre quanto sia fondamentale anche per gli amministratori del territorio avere un saldo punto di riferimento nei momenti di difficoltà”.
Il sindaco Fabio Venezia ha così manifestato il proprio disappunto in merito alla paventata decisione da parte del parte del Governo nazionale di sopprimere, nell’ambito dei tagli previsti dalla spending review, la Prefettura di Enna e il suo successivo accorpamento, dal 1 gennaio 2017, con quella di Caltanissetta.
“Come emerge dalla relazione della Direzione Nazionale Antimafia del primo semestre 2014 e come dimostrato dalle operazioni “More solito”, “Homo novus”, “Go kart”, “Zero in condotta” e “Discovery” effettuate della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta – ha proseguito il primo cittadino – la Provincia di Enna e’ ritenuta zona d’influenza di Cosa Nostra nissena e catanese, con tutta la sua pericolosità e i suoi affari. Il fenomeno mafioso e’ ben radicato e, nonostante l’attività investigativa e i numerosi arresti, ha una grande capacità di ristrutturarsi e riorganizzarsi con vecchi e nuovi referenti locali. Sopprimere un fondamentale presidio dello Stato del territorio, in un contesto compromesso dall’oppressione mafiosa, significherebbe nei fatti una sconfitta per tutti”.
E a supporto di quanto dichiarato annuncia:“Nei prossimi giorni chiederemo un incontro al vice Ministro dell’Interno Filippo Bubbico per investirlo di questa delicatissima questione”. |