Il primo settembre è stata sospesa l’attività del punto nascita dell’ospedale di Nicosia, ma a quanto pare non sono iniziati i lavori per far rimuovere le criticità riscontrate nel reparto e che hanno portato alla sua momentanea chiusura.
Nella serata del 7 settembre si sono riunite presso la sede dell’AVIS di Nicosia diverse associazioni ed organizzazioni di volontariato, la Croce Rossa Italiana, il Gruppo Volontari della Protezione Civile ANPAS, il Mo.I.Ca., la Federcasalinghe, il Movimento per la Difesa dei Territori, i Rangers, l’AVULSS, l’Oratorio San Paolo, il VOS di Cerami, e l’AGESCI 1 e 2.
Si è fatto il punto della situazione e si è rilevata una certa preoccupazione anche per il mancato inizio dei lavori, che potrebbe far slittare la riapertura del punto nascita prevista dal crono programma per il 15 dicembre.
Ad oggi sono state pubblicate solo le graduatorie per l’assunzione a tempo determinato degli anestesisti e a quanto pare il 15 settembre dovrebbero iniziare i lavori per la nuova sala parto che dovrebbe sorgere accanto alle sale operatorie.
I troppi condizionali in questa vicenda non promettono bene per il proseguimento dei lavori, per questi motivi le associazioni riunite chiederanno tramite il Comitato Consultivo delle Associazioni di Volontariato presso l’ASP di Enna, un incontro con il direttore generale Giovanna Fidelio, il manager dovrà fornire chiarimenti e rassicurazioni in merito allo stato dei lavori ed al rispetto del cronoprogramma.
Rimane alta l’attenzione e nel frattempo le associazioni continueranno con la raccolta firme per coinvolgere maggiormente la popolazione, che ad oggi appare rassegnata ed apatica sul problema.
Sergio Leonardi |