Una due giorni piena di eventi con al centro il dolce tipico nicosiano, il nocattolo, l’amministrazione comunale di Nicosia ed in particolar modo l’assessore Ivan Bonomo hanno organizzato una serie di eventi per valorizzare non solo il nocattolo, ma anche i prodotti tipici nicosiani e le bellezze artistiche e culturali.
Il comune di Nicosia si è avvalso della preziosa collaborazione di molte associazioni di volontariato ed aziende, che con professionalità e spirito di sacrificio hanno messo in piedi un evento di sicuro valore, ricordiamo Associazione Nocattolo Nicosiano, la Pastorale del Turismo della Diocesi di Nicosia, l’Eco Museo Petra D’Asgotto, la Pro Loco, Nicosiae Castrum, Mani d’Artiste, il Ristorante "La Locandiera", Azienda Agricola Scardino, Pastificio Raspanti, Birrificio 24 Baroni, Caseificio Albereto, Oleificio Spirini, Bacco & Tabacco, Panificatori Nicosiani, Caseificio Spina Santa, Dacosa Nascecosa e il Movimento per la Difesa dei Territori.
La kermesse si è aperta sabato 5 settembre presso l’aula consiliare con una tavola rotonda per celebrare il nocattolo ed il riconoscimento del De.Co. ovvero la Denominazione di Origine Comunale, presenti autorità locali, associazioni, panificatori e pasticceri.
Domenica mattina il cuore della manifestazione dopo l’inaugurazione avvenuta nell’androne del palazzo comunale ad opera del Sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, è iniziata la degustazione del nocattolo attraverso un percorso enogastronomico che prevedeva ben quattro postazioni.
L’acquisto di un biglietto di soli 5 euro permetteva di far visita ai diversi stand installati nelle postazioni.
Nella piazzetta antistante la chiesa di San Calogero era possibile bere vino delle Cantine Cacciato e gustare la birra prodotta a Nicosia dal birrificio “24 Baroni”.
In Via Sant’Antonio accanto all’omonima chiesa è stato possibile gustare i famosi maccheroni “na maidda” ed il pane condito offerti dal Ristorante "La Locandiera".
In Piazza Marconi prevista la degustazione di salumi, olive, mozzarelle di bufala e formaggi prodotti dai caseifici locali.
La manifestazione, accanto alle degustazioni di prodotti tipici del territorio, ha previsto anche un percorso artistico e culturale attraverso le bellezze architettoniche e l’estro degli artisti locali.
Punto centrale di questo percorso la visita delle chiese con i soffitti lignei organizzato dalla Pastorale del Turismo della Diocesi di Nicosia, il più famoso e prestigioso è quello della cattedrale di San Nicola, il tetto ligneo a capriate del XIV secolo, poco conosciuto e quindi anch’esso da valorizzare il tetto ligneo a capriate della chiesa di San Giuseppe del XVI secolo, mentre con uno stile diverso il tetto ligneo a cassettoni della chiesa di San Calogero risalente al XVII secolo.
Il percorso proseguiva con la mostra d’arte presso la chiesa di Sant’Antonio Abate curata da Michele D’Amico, Maria Agozzino e Maria D’Angelo.
La chiesa del SS. Sacramento ha ospitato i celebri e particolari presepi in lamina del maestro Santino Barbera.
Palazzo Camiolo ha ospitato la mostra d’arte contemporanea del maestro Pippo Altomare, curata dalla Pro Loco, dal Museo del Presente e dall’Eco Museo Petra D’Asgotto.
All’interno dell’Androne del Comune l’artista e fotografo nicosiano Antonio Tamburello ha esposto i suoi 34 scatti a colori e bianco e nero sull’agricoltura ed allevamento.
All’ingresso del palazzo Speciale di Mallia sono stati esposti alcuni lavori artigianali di intreccio sgabelli in ferla, panieri e ceste.
Nell’androne del Palazzo Cirino sono stati esposti oggetti realizzati con materiale riciclato dagli ospiti della Comunità Terapeutica Assistita La Pagoda.
All’interno del palazzo Spedale Vecchio gli oggetti realizzati artigianalmente, anche con materiale riciclato, dall’Associazione Dacosa Nascecosa.
La sagra si è conclusa in serata con la Gara Culinaria curata dall’Associazione Mani D’Artiste.
Un evento particolare che ha celebrato le eccellenze del territorio nicosiano e che sicuramente inaugura
un’altra manifestazione che negli anni andrà ripetuta e migliorata.
Sergio Leonardi |