Più spesa pubblica per 38 miliardi e più tasse per 104 miliardi nei prossimi cinque anni. Dal 2015 al 2019 le entrate tributarie dello Stato cresceranno costantemente e arriveranno fino agli 881 miliardi del 2019. Sulle imposte dirette e indirette - principalmente Irpef, Ires e Iva - ci sarà una stretta da quasi 80 miliardi. E la pressione fiscale salirà oltre il 44%. Di conseguenza, secondo l'analisi condotta dal centro Studi di Unimpresa, nel 2015 le entrate tributarie e previdenziali saliranno a quota 785,9 miliardi dai 777,2 miliardi del 2014; fino a 881,2 miliardi nel 2018. Complessivamente, nel quinquennio si registrerà un incremento di 104,01 miliardi (+13,38%).
“Dai dati forniti dal centro Studi Unimpresa – afferma Salvatore Puglisi, Presidente Unimpresa En-CL – risulta chiaro come i Comuni Siciliani, ovvero quelli che soffrono maggiormente la crisi economica ed occupazionale – si troveranno costretti ad aumentare le tassazioni indirette che andranno prelevate dalle tasche dei cittadini.
L’unica soluzione – spiega Puglisi – sarebbe quella di non perdere più gli importanti appuntamenti con i fondi europei che spesso, per cattiva programmazione o poca informazione, non vengono sfruttati. I bilanci partecipati, spesso decantati ma mai attuati, dovrebbero diventare la normalità perché, solo in questo modo il cittadino potrà avere un’idea chiara su come vengono utilizzate le tasse che paga e – conclude – anche il baratto amministrativo, molto in voga negli ultimi tempi, non può certo rappresentare la soluzione ma, al massimo, un rimedio momentaneo per fronteggiare questo momento di forte crisi”. |
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