Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina hanno proceduto all’arresto in fragranza di reato nei confronti di due fratelli Calogero e Giuseppe Aleo, il primo pregiudicato è indagato per detenzione illegale di un fucile sovrapposto cal. 12 e delle munizioni dello stesso calibro, di altri proiettili per arma corta cal. 7,65 e per il possesso abusivo di un pugnale senza averne fatto denuncia di detenzione insieme ad un grosso coltello con lama da punta e da taglio.
L’altro fratello, Giuseppe, incensurato, è accusato di detenere illegalmente una un pistola semiautomatica cal. 6,35 e per aver omesso di denunciare lo smarrimento di una pistola semiautomatica, cal. 6,35 e del fucile cal. 16, armi denunciate come legittimamente detenute, ma non rinvenute in suo possesso), è inoltre indagato poiché trovato in possesso di 3 cartucce cal.12 a pallettoni anch’esse illegalmente detenute.
L’arresto dei due fratelli Aleo è maturato nell’ambito di un mirato servizio di repressione in materia di armi ed esplosivi svolto dai poliziotti della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina con numerose perquisizioni eseguite in tutta la provincia ed in particolar modo all’interno di alcune masserie presenti nelle campagne tra Barrafranca ed il centro armerino.
La perquisizione che ha portato all’arresto di Calogero Aleo è stata condotta dagli agenti all’interno di un rudere nella disponibilità dei due fratelli, in C/da Braemy di Piazza Armerina. I poliziotti, avvalendosi del metal-detector, hanno ispezionato tutto quanto presente all’interno dell’immobile e, con sorpresa, occultato da una enorme catasta di cassette da frutta in legno, hanno rinvenuto un involucro in plastica di colore nero che conteneva un fucile calibro 12 marca Breda, con matricola abrasa, dentro una delle cassette di legno, gli agenti rinvenivano, anche, un coltello a serramanico, mentre all’interno della cabina di guida del furgone condotto da Calogero Aleo, un ulteriore grosso coltello con lama da punta e da taglio.
A questo punto i poliziotti eseguivano delle perquisizioni presso le abitazioni dei fratelli. In casa di Giuseppe Aleo, gli agenti procedevano ad una verifica delle armi legittimamente detenute dall’uomo riscontrando delle vistose anomalie.
Infatti, da un immediato riscontro tra la denuncia di detenzione esibita dall’uomo e le armi effettivamente rinvenute in suo possesso gli agenti accertavano la mancanza di un fucile cal.16 e di una pistola Beretta cal. 6.35, circostanza questa in relazione alla quale l’arrestato non riusciva a fornire attendibili spiegazioni. Ulteriore particolare che ha indotto i poliziotti a procedere nei confronti di Giuseppe Aleo è stato quello di aver rinvenuto una pistola illegalmente detenuta, distinta da quella mancante.
Espletate le formalità di rito, i fratelli Aleo sono stati tratti in arresto, Calogero è stato condotto presso la casa circondariale di Enna, mentre Giuseppe è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. |
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