La legge di stabilità 2014 al comma 397 ha modificato l’art. 8 del decreto legislativo 155/2012 che di fatto ha riformato la geografia giudiziaria sopprimendo, tra i tanti, anche il tribunale di Nicosia.
Il Movimento per la Difesa dei Territori nato praticamente da quella protesta dell’estate 2013 non si è mai dato per vinto ed ha sempre lottato per trovare una soluzione alla riapertura del tribunale.
Con la modifica di questo articolo si legge che “in via sperimentale, il Ministro della giustizia può disporre, nell'ambito di apposite convenzioni stipulate con le regioni e le province autonome, che vengano utilizzati, per il tempo necessario, gli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari periferici e delle sezioni distaccate soppressi per l'esercizio di funzioni giudiziarie nelle relative sedi. Le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di servizio oggetto delle convenzioni sono integralmente a carico del bilancio della regione”
Il Direttivo dell’Unione del Ordini Forensi della Sicilia presieduto dall’avv. Francesco Marullo di Condojanni, in una riunione tenutasi a Messina il 15 marzo 2014, ha deliberato di richiedere alla Presidenza della Regione Siciliana di istituire un tavolo tecnico anche nella forma della conferenza di servizi tra la Presidenza della Regione Siciliana, l’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia e le amministrazioni locali interessate, al fine di predisporre la convenzione Stato-Regione per la riapertura, nei limiti previsti dalla legge, dei tribunali e delle sezioni staccate sul territorio regionale siciliano secondo le esigenze che saranno individuate in sede di tavolo tecnico.
La norma inserita nelle legge di stabilità tende a correggere alcune insufficienze di coordinamento tra il complesso delle riforme della geografia giudiziaria, in Sicilia a seguito della soppressione dei tribunali e delle sezioni staccate, si sono verificate situazioni di criticità proprio dovute alle carenze infrastrutturali degli edifici in cui esistono gli uffici accorpanti, della rete viaria e sono stati privati interi territori del servizio giustizia, trasferito in sedi sovradimensionate a scapito dell’efficienza.
Il Movimento per la Difesa dei Territori, assistito dall’avv. Giuseppe Agozzino, che fin dal 2011 ha seguito tutta la complessa vicenda, ha protocollato la richiesta d’istituzione di un tavolo tecnico e di una conferenza di servizi indirizzando la richiesta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, a tutti i gruppi parlamentati dell’ARS, all’on. Maria Greco deputata nazionale della provincia di Enna e al Sindaco di Nicosia Luigi Bonelli.
In questo documento sono suggerite anche le singole fasi che dovrebbero portare all’istituzione di questi “Tribunali Regionali, ovvero: convocazione da parte della Regione di una conferenza di servizi o tavolo tecnico con le amministrazioni interessate alla riapertura di tribunali e sezioni staccate; in tale sede, si richiede a ciascuna amministrazione la determinazione della spesa per “gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di servizio” (art. 8 comma 4 bis D.Lgs. 155/2012); sulla base dei risultati, la Regione determina il fabbisogno complessivo regionale in relazione al tempo di riapertura degli uffici giudiziari; nel caso in cui la spesa sia interamente sopportabile dal bilancio regionale questa ricadrà interamente a carico di tale bilancio; in caso contrario il fabbisogno verrà ripartito per la quota non a carico della Regione, con il concorso dei comuni interessati alle riaperture, i quali potranno richiedere ai cittadini, anche a mezzo consultazione popolare, di sopportare la relativa spesa nella forma del tributo locale. È questo il modo di superare, in caso di insufficienza del bilancio regionale, la copertura integrale della spesa a carico della Regione, prevista dalla citata norma, ma che serve a dare un’alternativa fondata sulla scelta degli stessi territori interessati.
Sempre l’MDT ha inviato al Sindaco di Nicosia, al Presidente della Regione, all’on Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle e al dott. Mario Barbuto dirigente del Dipartimento Organizzazione Giudiziaria la richiesta di attivazione del procedimento tra Regione, Comune e Ministero della Giustizia per l’istituzione dello “sportello di prossimità” nei locali dell’ex Tribunale di Nicosia.
Questi “sportelli di prossimità” serviranno per fornire ai cittadini informazioni sullo stato della causa o per il rilascio di certificati.
La regione Friuli, anch’essa a statuto speciale, ha stipulato una convenzione di questo tipo istituendo a Tolmezzo, sede di un tribunale soppresso, uno sportello con queste funzioni.
Nel documento si richiede che nel caso la Regione non si adoperi per questa richiesta, sia lo stesso Sindaco di Nicosia a rivolgersi al Ministero della Giustizia per valutare la fattibilità della stipula di un protocollo d’intesa tra comune e ministero. Sergio Leonardi |