Il consigliere comunale Luciana Spedale del gruppo Impegno Comune ha presentato una mozione che impegni il consiglio comunale a dichiarare Nicosia “Comune denuclearizzato” e pertanto contrario a che nel proprio territorio comunale possano mai sorgere impianti ad energia nucleare per fissione di materiali radioattivi e ne possano mai avere deposito o transito materiali radioattivi anche di bassa attività, materiali arricchiti o impoveriti, scorie radioattive, materiali allo stato solido, liquido o gassoso contaminati da fonti radioattive; chiede inoltre che il consiglio dichiari la propria totale contrarietà all'ipotesi di scelta di localizzazione nel territorio di depositi di scorie radioattive e a promuovere la mobilitazione totale della opinione pubblica locale perché si adottino tutte le iniziative lecite atte ad impedirne l'installazione e/o lo stoccaggio.
Nella stessa delibera il consiglio demanderà al Sindaco e alla Giunta tutti gli adempimenti necessari e consequenziali.
Ottenuta la delibera chiede anche che in tutti gli ingressi del Comune venga apposto il cartello con scritto “ Nicosia Comune Denuclearizzato”.
Le notizie di stampa dei giorni scorsi, diffuse da Giuseppe Regalbuto presidente della commissione miniere dismesse, che individuerebbero nella provincia di Enna un possibile deposito nazionale di scorie radioattive, ha allarmato l’opinione pubblica, diversi comuni hanno già deliberato, tramite ordinanza del sindaco, la denuclearizzazione del proprio territorio comunale.
Nei giorni scorsi anche il Movimento 5 Stelle di Nicosia aveva protocollato la richiesta di dichiarare il comune di Nicosia territorio denuclearizzato ed il consigliere comunale Santina Lo Votrico del Partito Democratico, aveva sollevato la questione, attraverso un suo intervento, proprio durante i lavori del Consiglio Comunale.
Nel 1987 un referendum popolare sancì con l’80% dei votanti, la rinuncia al nucleare, ribadita anche da ulteriore referendum del 2011 che raggiunse percentuali ancora più alte con oltre il 94%.
La questione del deposito nazionale delle scorie radioattive, voluto dall’Unione Europea, è ancora aperto, nelle prossime settimane verranno resi noti i siti ritenuti adeguati al deposito. Sergio Leonardi |