Sono impietosi i dati demografici pubblicati dall’ISTAT per il 2014, la tendenza ormai è verso il continuo spopolamento di una città che dal dopoguerra ad oggi ha visto perdere oltre 5000 abitanti.
Il 2014 ha registrato un saldo negativo di 113 unità, 92 nascite, 182 decessi e 23 emigranti, il saldo naturale, ovvero la differenza tra nascite e decessi è il peggiore degli ultimi dodici anni.
Al 31 dicembre 2014 la popolazione residente a Nicosia è di 14.037 abitanti, nel 2013 era di 14.150, dopo l’unità d’Italia nel 1861, fu effettuato il primo censimento la popolazione registrata allora fu di 15.030 persone, il record appartiene al censimento del 1931 quando furono rilevati 20.531 abitanti.
Il primo censimento del dopoguerra registrò un numero di abitanti di 19.275 unità, da allora ogni censimento ed ogni rilevazione statistica ha sempre registrato una diminuzione, fino ad arrivare al dato del 2014 che fa registrare il numero più basso dall’unità d’Italia.
In città sono residenti 6.858 donne e 7.179 uomini, sono diminuite le donne, erano 6.907 nel 2013, mentre sono aumentati gli uomini, erano 7.243 nel 2013. In totale sono registrate 5686 famiglie, 10 in meno rispetto al 2013, per una media di un nucleo familiare composto da 2,48 persone.
La fascia d’età più rappresentata è quella che va dai 45 ai 49 anni con 1.114 residenti, a cui segue la fascia dai 50 ai 54 anni con 1.047 residenti.
Aumentano invece i cittadini stranieri, al 1 gennaio 2015 sono 178 i residenti in città pari all’1,3% della popolazione, nel 2013 erano 167, di questi121 sono di nazionalità rumena, ovvero il 68%.
Con questa tendenza al 31 dicembre 2015 la popolazione scenderà, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto i 14.000 abitanti.
Sergio Leonardi |