Questa mattina intorno alle 11 in contrada Graffagna, Alessandro Scardino, un giovane allevatore di 31 anni, è stato aggredito da un grosso cinghiale. L’allevatore ha tentato di difendersi, ma è stato più volte caricato dall’animale rimanendo ferito, in soccorso sono intervenuti il fratello Giacomo ed un altro allevatore richiamati dalle grida del giovane.
Alessandro Scardino era alla ricerca di un vitello scomparso, probabilmente a causa del’ennesimo attacco subito dai cinghiali che da diversi mesi devastano diverse contrade, uccidendo agnellini e vitelli.
Il giovane allevatore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Basilotta di Nicosia dove è stato sottoposto immediatamente alla TAC per rilevare eventuali ferite interne, escluse fortunatamente dalle diagnosi dei sanitari.
Da diverso tempo gli allevatori di molte contrade del territorio nicosiano denunciano danni e devastazioni da parte del proliferarsi di questi animali, un bambino nel mese di marzo fu anche attaccato da due cinghiali, riuscendo fortunatamente a mettersi in salvo.
Gli allevatori si sono costituiti in un comitato spontaneo ed hanno denunciato alle autorità competenti i danni subiti, la Ripartizione Faunistico Venatoria della Regione Sicilia ha scritto anche al Prefetto di Enna segnalando quanto denunciato dagli allevatori, il 25 agosto è previsto un vertice presso il comune di Nicosia per tentare di fare il unto della situazione e risolvere il problema.
Prima dell’episodio odierno a Nicosia questi animali non avevano attaccato e ferito l’uomo, mentre l’8 agosto il 77enne Salvatore Ribaudo era rimasto ucciso e la moglie ferita gravemente, ancora oggi ricoverata all’ospedale Raffaele Giglio di Cefalù.
Su questa triste vicenda era intervenuto il presidente della quarta commissione all’ARS Giampiero Trizzino del Movimento Cinque Stelle, denunciando l’immobilismo del governo regionale, dopo una sua denuncia che risaliva ad oltre un anno prima.
Il 10 agosto l’ARS ha approvato una legge che programma i piani di abbattimento, individuando il numero di cinghiali e le zone dove intervenire. A sparare saranno solo figure selezionate: guardie parco, guardie forestali e guardie venatorie. Non sarà consentita la libera caccia ai suidi.
Sergio Leonardi |