Arriva l’ennesima tegola sulla comunità nicosiana ed anche dei paesi vicini che si appoggiano all’Ospedale Basilotta di Nicosia: la direzione generale dell’ASP 4 starebbe proponendo all’assessorato regionale alla sanità una sospensione di 90 giorni del punto nascita.
Sarebbero presenti all’interno del reparto alcune criticità che entro questo periodo di tempo dovranno necessariamente essere corrette; i 90 giorni di sospensione partirebbero dall’inizio dei lavori.
In primo luogo, attualmente il punto nascita è dislocato su due piani: la sala parto al secondo piano ed i reparti ginecologia ed ostetricia al quarto. La legge prevede che tutto sia posizionato su un unico piano.
La seconda criticità, forse più grave, riguarda la mancanza del personale, soprattutto la carenza di anestesisti.
In questi mesi, da quanto è stata paventata la chiusura del punto nascita, sono stati effettuati salti mortali per tenere in vita il reparto, ma le criticità più gravi non sono state risolte, sembrerebbe a causa dell’inerzia della direzione sanitaria, che ad esempio potrebbe riportare su un unico piano tutto il punto nascita.
Non appena ricevuta la notizia, il sindaco Luigi Bonelli si è immediatamente mosso e nella giornata di venerdi 7 agosto è stato ricevuto dall’assessore regionale alla sanità Baldo Guicciardi; presente anche il dirigente regionale, dott.ssa Lia Murè, che in questi mesi ha seguito le vicende legate all’ospedale Basilotta.
L’assessore regionale, a quanto pare, non è per nulla d’accordo con la chiusura del reparto, seppur ritiene necessaria la sospensione per risolvere le criticità segnalate.
La stessa direzione generale dell’ASP 4, diretta dalla dott.ssa Giovanna Fidelio, si legge nella lettera inviata all’Assessorato Regionale, ritiene più grave la chiusura del reparto a causa delle criticità territoriali dovute alle distanze ad alla conformazione olografica del territorio. Dal punto di vista formale sembra che assessorato e direzione generale convergano verso la conservazione del reparto.
Lunedì il sindaco incontrerà nuovamente il direttore generale dell’ASP 4, Giovanna Fidelio, e quest’ultima mercoledì si incontrerà con l’assessore regionale alla sanità Baldo Guicciardi, Da questi incontri scaturirà necessariamente il futuro del punto nascita di Nicosia.
Quello che preoccupa sono i novanta giorni. Su questo, diversi medici da noi contattati concordano pienamente nel pensare che durante questo periodo di tempo le criticità segnalate non possano essere realmente risolte, soprattutto quelle riguardanti il personale.
Il sindaco Luigi Bonelli, da parte sua, pur non essendo una delle parti direttamente coinvolte (direzione sanitaria ed assessorato) rimane vigile ed attualmente è fiducioso che tutto si risolva, pur mantenendo alta la tensione e l’attenzione sul problema. Si dichiara pronto a mettere in campo ogni azione necessaria affinchè il reparto non venga chiuso definitivamente.
Non sono dello stesso avviso gli operatori del punto nascita, seriamente preoccupati che, come avvenne per la rianimazione, questa sospensione sia il preludio per la chiusura definitiva.
In caso di sospensione, rimarrà aperto solamente l’ambulatorio e l’accoglienza per il trasferimento; i parti dovranno essere effettuati all’Umberto I di Enna, con tutti i disagi immaginabili, soprattutto per le partorienti provenienti da centri quali Cerami, Troina e Capizzi. Per i casi più urgenti si dovrà ricorrere all’elisoccorso.
Sergio Leonardi |