Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche trapelate da qualche giorno, gli esperti della Sogin, società che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari italiani incaricata di proporre la mappa dei siti idonei allo stoccaggio ai ministeri dell’ Ambiente e dello Sviluppo Economico, avrebbero individuato un’ex miniera di salgemma nei pressi dei comuni di Agira, Leonforte e Nissoria per realizzare la discarica nazionale.
Immediata e puntuale, in seguito alla notizia di una tale grave e preoccupante possibilità, la reazione del segretario del PD di Leonforte, Antonio Vanadia, che si è rivolto immediatamente all’onorevole Maria Greco, sindaco di Agira, per programmare una dura presa di posizione in ogni sede istituzionale e politica da portare avanti in totale sinergia con chiunque volesse spendersi in merito. L’onorevole Greco ha già chiesto chiarimenti sulla vicenda: al Presidente Renzi, alla Segreteria particolare del Vice Ministro all’ Ambiente, al Sottosegretario all’ Ambiente on. Silvia Velo, al Vice Ministro allo Sviluppo Economico, on. Carlo Calenda, alla Società Sogin , all’ Ispra- Dipartimento Nucleare ed all’ on. Chiara Bragna membro della segreteria PD responsabile Ambiente e componente Commissione Ambiente.
“Dai primi incontri e colloqui è emerso che qualsiasi indicazione o supposizione, al momento, è da ritenersi prematura nonché infondata. Così come è apparso chiaro che soltanto a conclusione dell’iter amministrativo è prevista la manifestazione di interesse ad ospitare il Deposito Nazionale da parte delle regioni nel cui territorio ricadano le aree idonee. Inoltre, è stato anche sottolineato che qualora nella Regione Sicilia risultassero presenti aree individuate come “aree idonee” alla localizzazione del Deposito Nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, la medesima potrà comunicare il proprio non interesse ad ospitare il suddetto deposito”: questo quanto si legge nella nota stampa ufficiale.
E ancora continua la dichiarazione del segretario Vanadia: “ il PD di Leonforte sarà deciso nel monitorare la situazione attraverso tutti i canali utilizzabili, con la disponibilità a qualsiasi tipo di fattiva collaborazione con le Istituzioni. In tal senso con una missiva ritualmente protocollata ho invitato il Sindaco del comune di Leonforte a diffidare formalmente la Regione Sicilia al fine di non rilasciare alcuna autorizzazione finalizzata alla realizzazione di discariche altamente pericolose ed al contempo a diffidare la stessa Regione Sicilia affinchè comunichi il proprio non interesse ad ospitare il deposito nazionale suddetto ai sensi dell’articolo 27, comma 7 del D. lgs. 31/2010; ho inoltre invitato il presidente del Consiglio comunale a convocare immediatamente il Consiglio stesso per dichiarare Leonforte paese denuclearizzato in modo da evitare il deposito di materiale radioattivo anche in superficie”.
Francesca Tremoglie |
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