Il Parco dei Nebrodi è la più grande area protetta della Sicilia, ricade in ben quattro province e ne fanno parte 24 comuni, 19 in provincia di Messina, 3 in provincia di Catania e in provincia di Enna.
Da un anno, su richiesta del sindaco di Troina Fabio Venezia, il parco potrebbe diventare patrimonio dell’UNESCO con ricadute a livello turistico importanti, diventa fondamentale analizzare le opportunità ed i benefici che questa proposta potrebbe portare a tutto il territorio.
Il comune di Nicosia attraverso la sua amministrazione ha chiesto di entrare a far parte del Parco dei Nebrodi e con il consiglio comunale del 5 agosto si sono avviate le prime procedure per l’ingresso in questo ente di diritto pubblico.
A relazionare l’intero consiglio comunale è stato il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli che ha illustrato i vantaggi nell’ingresso del comune di Nicosia in questa struttura organizzativa, innanzitutto la possibilità di accedere più facilmente ai fondi europei che se presentati dall’ente parco ricevono dei punteggi maggiori nelle graduatorie. Il sindaco Bonelli si rifà molto all’esperienza del parco della Madonie di cu fa parte il comune di Gangi, quell’ente è divenuto in pratica una grossa comunità, come una metropoli ed ogni comune è come se fosse un quartiere della città.
Il sindaco ha avuto assicurazioni da parte del dott. Ettore Foti, dirigente dell’Azienda Foreste Demaniali, che non ci saranno problemi relativi al blocco dei lavoratori forestali, conferma avuta anche dal sindaco di Troina Fabio Venezia che da anni è entrato a far parte dell’ente parco.
La zona che entrerebbe a far parte del Parco dei Nebrodi è la riserva naturale Campanito-Sambughetti, per la parte dei terreni non di proprietà dell’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Nicosia.
Il consiglio comunale ieri ha approvato quasi all’unanimità, contrario solo il consigliere Filippo Giacobbe, la manifestazione di volontà di entrare nell’ente, la procedura prevede di fornire la cartografia, individuare l’area interessata e di formulare la proposta di ingresso da riportare in consiglio per il voto finale, tutte queste procedure sono state delegate al sindaco di Nicosia.
Perplessità da parte del consigliere Filippo Giacobbe, che in assenza di ogni documentazione a disposizione dei consiglieri non ha voluto votare alcuna delega in bianco al sindaco.
Sergio Leonardi |