Vietato, alla società Acquaenna, di staccare i contatori idrici e di sospendere l’erogazione dell’acqua potabile nel territorio comunale.
Lo prevede un’ordinanza del sindaco Fabio Venezia, con la quale si invita altresì l’ente gestore delle risorse idriche dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia a assicurare a ogni individuo un consumo giornaliero di almeno 50 litri di acqua pro-capite.
Il provvedimento del primo cittadino giunge a seguito delle numerose segnalazioni che quotidianamente pervengono dai cittadini-utenti, che lamentano l’indiscriminata, grave e autoritaria azione posta in essere dalla Società.
In caso di morosità tributaria di alcuni utenti, Acquaenna ha infatti provveduto - tramite i propri tecnici - a staccare i contatori idrici e sospendere l’erogazione dell’acqua potabile.
“L’acqua potabile – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia – e’ un bene pubblico comune di primaria necessità, il cui accesso non può essere negato da nessuno. Abbiamo ritenuto necessario intervenire e eliminare immediatamente questi inconvenienti anche ai fini della salvaguardia e della tutela dell’igiene e della salute pubblica, scongiurando così la possibile insorgenza di problematiche di natura igienico-sanitaria. Senza contare poi che la mancanza del servizio idrico renderebbe la stessa abitazione non conforme ai requisiti minimi richiesti per considerarla abitabile e non rendendola pertanto idonea”.
Qualora l’ordinanza non venisse osservata, il Comune farà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) e al Presidente della Regione Siciliana. |