La situazione della gestione rifiuti in provincia di Enna è in continua evoluzione, problematica abbastanza complessa e con molti nodi da sciogliere.
Il 13 luglio l’assemblea dei sindaci si è riunita per rendere operativa la nuova SRR che dal 15 luglio sostituirà l’ATO Enna Euno, all’ordine del giorno la nomina del nuovo consiglio d’amministrazione e la presa in carico dei lavoratori dall’ATO, nessuno di questi problemi è stato risolto, tutto è stato rinviato al 27 luglio in attesa che la regione chiarisca molti punti oscuri, innanzitutto potrebbe arrivare una proroga che tenga in vita l’ATO Rifiuti, in secondo luogo si dovrà decidere il destino di alcune discariche soprattutto quella di Motta Sant’Anastasia e Gela dove vengono depositati i rifiuti dell’ennese. Sul c.d.a. le ipotesi sono due o nominare tre sindaci, oppure affidare gli incarichi ad esperti del settore. Per il personale invece la questione è molto complessa, subito dopo la costituzione del nuovo c.d.a. ci sarà una riunione con i sindacati pronti a dare battaglia sul paventato taglio di circa 150 dipendenti.
A Nicosia il fronte non è meno caldo, il 14 o il 15 luglio potrebbero essere i giorni giusti per firmare il contratto con la Multiecoplast, società che gestirà il servizio rifiuti per conto dell’ARO di Nicosia.
Sul fronte del personale non ci sono novità la SRR non ha preso in carico i dipendenti dell’ATO, nel piano economico non sono previsti i tre amministrativi che andrebbero a rimpinguare il numero dei dipendenti assegnati a Nicosia, se si dovesse ritoccare il piano, il costo complessivo del servizio aumenterebbe.
Il 13 luglio il sindaco Luigi Bonelli ed il vicesindaco Anna Maria Gemmellaro sono stati a Palermo negli uffici del Dipartimento Acque e Rifiuti per dirimere diverse questioni, innanzitutto per i lavoratori sarà diramata nelle prossime ore una direttiva regionale che dovrebbe chiarire diversi aspetti sul passaggio dei dipendenti dagli ATO alle SRR.
Buone notizie sul fronte della discarica Canalotto, finalmente è stato chiarito che fine ha fatto la cifra di un 1.850.000 euro derivante dalla fidejussione escussa per mettere in sicurezza la discarica, a quanto pare è stato creato un capitolo di spesa utilizzabile nel momento in cui verrà presentato un progetto di bonifica per l’intero sito, sequestrato ormai nel lontano 2006 dalla magistratura.
Per l’amministrazione Bonelli, una volta bonificata la discarica Canalotto, dovrebbe essere riutilizzata per abbassare i costi del conferimento dei rifiuti in altri siti, ma questa intenzione si scontra con le rigide normative europee che tendono ad eliminare le discariche in favore di altri strumenti ritenuti più ecologici e meno invasivi.
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