Il 5 luglio a Capizzi, personale dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Mistretta coadiuvati dai Carabinieri della locale Stazione, hanno arrestato il 46enne Giacomo Steccato residente a San Pietro Clarenza, ma di fatto domiciliato a Capizzi, l’uomo, un pluripregiudicato, per furto ricettazione e reati in materia di stupefacenti, è accusato di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso.
Da qualche giorno i Carabinieri di Capizzi avevano notato uno strano andirivieni da parte di soggetti pregiudicati in C.da Porchera. Trattandosi di una scoscesa località boschiva attraversata da un piccolo corso d’acqua i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Mistretta, effettuando un sopralluogo di notte hanno potuto constatare che da almeno un mese più soggetti si erano dati da fare per ripulire da rovi il terreno, per creare tra questi e gli alberi delle piazzole ben nascoste dove dovevano poter piantare svariate piantine di marjuana. Dal ruscello, seguendo un sistema di irrigazione fatto da centinaia di metri di tubi e da una motopompa per pescare l’acqua, i militari hanno trovato circa venti piazzole ben zappate e piantumate con circa ottocento piante di canapa indiana alte dai 50 agli 80 centimenti.
Sin dalle prime ore del giorno, i militari dell’Arma hanno effettuato un paio di servizi di osservazione sul posto finché il 5 luglio, alle prime luci dell’alba, si è presentato Giacomo Steccato che è stato sorpreso dai carabinieri mentre irrigava le piante, a seguito di accertamenti, veniva denunciato a piede libero, alla Procura di Enna, in quanto complice, anche un 65enne pregiudicato catanese.
Sul luogo venivano rinvenuti e sequestrati inoltre un decespugliatore, zappe, rastrelli, concimi, diserbanti. La piantagione, giunta a maturazione, avrebbe potuto fruttare dai 500 ai 600 mila euro.
L’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, Dott. Francesco RIO, espletate le formalità di rito è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari a Capizzi.
Sergio Leonardi
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